Monday, September 25, 2006

Colpita al cuore

ci sono persone che, non appena le conosci, ti colpiscono. Ti parlano direttamente al cuore, sorpassando senza acccorgersene tutti i filtri che cerchi di mettere tra te stesso e il mondo esterno, fregandosene delle tue difese e delle tue corazze. Ti stregano. Ti obbligano, in qualche modo, a innamorarti di loro, e a ricordarti per tutta la vita della prima volta che le hai incontrate.

Mi ricordo di quando ho visto Licia per la prima volta. L'ho incontrata nei bagni di fisica, ero con una certa Claudia, una ragazza di cui non ricordo nemmeno il cognome... una biondona insipida con la voce da bambina. Claudia ci ha presentato, e abbiamo parlato brevemente dell'esame di geometria, e del fatto che si sarebbe potuto studiarlo insieme. E Licia mi ha... mi ha semplicemente fulminato. Il suo modo di fare, un po' distratto e cosi' gentile, cosi' adorabile. Totalmente svampito, e dolcemente ridicolo. Ho pensato che volevo conoscerla, che volevo passare del tempo con lei, che doveva diventare mia amica. E cosi' e' stato, e' stata una delle persone che mi ha conosciuto meglio. Nel bene e purtroppo anche nel male.

Francesco, abbiamo seguito un corso di java insieme, e io mi sono accorta della sua esistenza solo all'ultima lezione. Non l'avevo mai notato, era probabilmente l'unico del corso con cui non avevo mai nemmeno scambiato una parola (e uno dei pochi che non si e' fatto aiutare da me per il programma di fine corso...). Eppure, la prima volta che ci ho scambiato due parole... beh. A dire il vero mi ha guardato con espressione un po' ebete, tra il "non capisco un cazzo di quello che dici" e il "non capisci un cazzo di quello che dici!". Pero' mi ha sorrriso. Semplicemente, mi ha sorriso. Ed era un sorriso cosi' dolce, che... non importa cosa possa mai essere successo dopo. Non importano nemmeno le lacrime che ho versato per lui, non importa il dolore. Il dolore forse era gia' scritto nei suoi occhi neri, ed io allora non sono stata capace di vederlo. Ma non importa. Un pezzettino di me rimarra' sempre innamorato di quel sorriso... quel sorriso che ora non e' piu' per me.

Daniel, Daniel non so perche', in qualche modo mi ha affascinato non appena l'ho consciuto. La prima volta che l'ho visto eravamo a una cena, una festa di compleanno. Era seduto davanti a me, mangiava la raclette e parlava con una romana di cui non ricordo il nome ed io... io lo guardavo, il suo modo di parlare, un po' antiquato. Il suo sguardo, intenso, curioso. Ed il suo sorriso, di nuovo il sorriso. Beh, lui mi ha fatto.. beh lui mi ha ricordato Franci, a dire il vero. Gli assomigliava cosi' tanto, e.. non era bello, no. Pero' quando sorrideva, lo faceva solo per te.

Eva. Eva, fin da subito, mi ha comunicato un'immensa voglia di vivere. L'ho conosciuta quando siamo andati a pattinare sul ghiaccio con un'amica comune. Oltre tutto, Eva era anche in ritardo, e ci aveva lasciato ad aspettare al freddo ginevrino per una buona mezzora... a congelare letteralmente, al vento sul lungo rodano. Ero un po' scocciata per il suo ritardo, quando lei e' arrivata, tutta trafelata, profundendosi in scuse ed io... io ho capito che non avrei mai potuto arrabbiarmi con lei. E' una di quelle persone che ti ispirano subito affetto. Dolcezza. Eva e' cosi' piena di contraddizioni per me. Allegra come una bambina, piena di voglia di vivere, di ridere, di scherzare. Ma anche seria, posata, riflessiva. Talvolta quasi rigida nei giudizi. E decisamente piu' adulta di me, quando necessario.

Talvolta queste persone non conteranno niente nella tua vita, talvolta la tua vita incomincera' a girare semplicemente intorno a loro, come intorno a un sole, perche' loro ti attraggono come il sole attrae i pianeti. E non e' la forza di gravita', ma e' la luce che emanano, e tu vuoi star loro vicina per prendere un po' di quel calore.

confesso che a volte non ho notato nemmeno persone che poi invece per me sono diventate importantissime... Andrea, lo consideravo uno sbruffoncello... Emanuele, per esempio, all'inizio mi stava pure un po' sul culo... ehehehe... povero Ema, ma lui ha quel modo di fare da saputello... la Claudi, troppo donna-manager, ho pensato, quando l'ho conosciuta... la Cricu mi pareva addirittura un po' oca, e la Giudi... oh, Giuditta l'ho ammirata fin dall'inizio per il suo carattere forte, ma la giudicavo troppo rigida e troppo dura. Ma di queste persone non avevo capito quasi nulla.

In ultimo, ci sono quelle persone che attraversano la tua strada di corsa, e tu non hai tempo per fermarle un attimo, e men che meno costruire nulla... Fina, ad esempio, con la quale mi sentivo cosi' a mio agio, e che ora non vedo piu'. Giusto il tempo per pensare che la ammiravo, che mi sarebbe piaciuto assomigliarle, e il rimpianto di non averla conosciuta meglio.

5 comments:

Anonymous said...

Per la pace nel mondo ti combattero` con il Daitarn III, se non hai paura di questa potenza allora fatti avanti.
Attacco solare....
Energiaaaaaaaa

v. said...

ema?

Anonymous said...

Io oca????!!!!
Solo perchè andavo dietro a tutti i ragazzi dell'università?? solo perchè ridevo come una pazza continuamente?? solo perché....ero un'oca veramente!
Un bacione
Cri

v. said...

ehehehhe...
forse e' vero, in quel senso eri un po' oca, di quelle simpatiche. ma eri gia', e sei ancora, anche molto molto di piu' di cosi'. SMACK :)

v. said...

PS: cazzo ma allora li legge fino in fondo i post lunghi!!!!! fico!