Thursday, June 28, 2007

a little pray

la soglia



la soglia e' un bacio, tra due mondi diversi. Che non si toccano.

E tutte le volte che sei sulla soglia, ti rendi conto che stai entrando, e che pure stai uscendo. E tutte le volte hai paura che il mondo precedente sia stato solo un'illusione.

Wednesday, June 27, 2007

verso sera

"era quasi verso sera
s'ero dietro... stavo andado
che s'e' aperta la portieria
ho buttato giu'..."

Ieri era il compleanno di mio padre... quindi oggi, o domani, non sono sicura, sono due anni che io e franci ci siamo lasciati. Ci sono istanti nella vita che proprio non puoi dimenticare: quando ho letto la mail di franci, che mi diceva che si sentiva in colpa, ed io ho capito tutto. e la telefonata che c'e' stata dopo, e il senso di incredulita'. Non mi sta succedendo davvero. E il mondo che mi e' collassato addosso, e la voglia di morire che ho provato. Potrei ripetere ogni parola, ogni gesto, posso richiamare alla mente ogni sensazione. Il freddo che ti abbraccia, le braccia che tremano, il sangue che abbandona le mani. Il sole che non scalda, la voglia di piangere, il senso di inutilita' che ti pare abbia la tua vita. La passeggiata con ema dietro il building 30, e camminare era automatico, come puramente meccanica era diventata la mia vita per me in quel momento: un cuore che batte, due gambe che camminano, due occhi che piangono. I nervi che tremano incontrollati. Senza avere piu' senso di quanto ne possa avere un sasso che rotola. Inevitabile, naturale, meccanico. Ma senza alcun significato, e senza nessuna umanita'. Quasi noioso. Mi ricordo tutto, e me lo ricordero' sempre. Perche' se c'e' stata una svolta nella mia vita e' stata quella. Questo mi fa pensare a tante cose, a quanto tempo e' passato, a quanto e' diversa la mia vita, a quanto mi ha ferito, a quanto l'ho odiato, a quanto sia stato difficile dimenticare di amarlo. A quanto mi abbia umiliato il fatto che non mi volesse nemmeno come amica, che non mi abbia mai cercato, mai mandato una mail o un messaggio, nemmeno per un compleanno o per natale. Che non mi abbia nemmeno detto che si e' laureato, questo mi ha ferito immensamente. A quanto sia riuscito a farmi del male anche dopo anni. A quanta facilita' abbia nel fare del male a me, senza nessun riguardo, lui che male non riesce a farlo a nessuno, quanto gli risulti facile calpestare i miei sentimenti. Come se non gli fosse mai importato nulla di me. Come se io fossi d'acciaio, o forse come se ormai, ridotta in briciole come mi aveva ridotto, non ci fosse piu' nulla di peggio che potesse farmi. Si era sbagliato. Penso stupita a quanto sia riuscita a essere contenta di averlo lasciato. Cosa che non avrei mai creduto. Stupita. Stupida. Ma soprattutto mi viene da pensare... perche' cazzo me ne ricordo ancora????

non ho voglia di tornare a Milano, questo week end. Non ho voglia per nulla. Perche' sicneramente per me Milano e' la citta' di Francesco. E per questo la odio, e per questo ancora la amo.

E chi si stupisce del fatto che io me ne ricordi ancora, beh, che se ne vada a fare in culo. Perche' due anni sono certamente una vita. Ma forse una vita non e' sufficiente.

Monday, June 25, 2007

liberare i lupi...

I keep the wolf from the door
But he calls me up
Calls me on the phone
Tells me all the ways that he's gonna mess me up
Radiohead [Wolf at the door]

Forse e' necessario, forse e' sufficiente... forse e' meglio evitarlo.

Sunday, June 24, 2007

mille pensieri

e' il quarto post che inizio, e non finisco. Ci sono cose che vorrei raccontare, ma alla fine... e' come se non riuscissi davvero a trovarne il senso. Di quel bambino che correva in piscina, del signore che suonava da solo appoggiato a uno stipite, di una telefonata scortese, di quei ragazzini che pogavano rock duro e sembrava si sentissero grandi. Di una giornata in cui ho fatto rafting, di un compleanno malinconico, di una mail che mi ha lasciato un po' triste. Dei silenzi, delle serate in discoteca a ballare, due bulli che si piccchiano, di quanto sono animali le persone, dei i miei amici che mi abbracciano. Delle mie mani, in cui incomincio a vedere i segni di tutta la vita passata. Della vita a Milano di cui mi arrivano echi, che scorre senza di me, e io mi stupisco che in fondo non sia cambiato nulla, anche se io non ci sono.

Mille pensieri confusi nascono dentro di me, ma adesso non riesco a trovare le conclusioni. Mille post che inizio e che non riesco a concludere.

Saturday, June 23, 2007

otto anni.

stavo camminando, scendevo verso il fiume. Saranno state le due del pomeriggio, quando il mondo e' vivo ma non c'e' nessuno per le strade. Ero sola, pensavo ai fatti miei, guardavo il mondo da dietro gli occhiali da sole. Ero felice, come non lo ero stata da anni. Felice. Un ragazzino, avra' avuto otto anni, risaliva la strada correndo, magro con le gambe lunghe da cavalletta. Solo, anche lui, e assorto. Solo. Sara' per questo che mi son sentita davanti a uno specchio?

E pensavo a quel ragazzino fra dieci anni, quando forse si innamorera' per la prima volta, quando la vita gli sembrera' una mela rossa, croccante, tutta nelle sue mani. Un'avventura da mordere. Pensavo a quanta vita, accidenti, deve ancora assaporare. Pensavo che a otto anni mi immaginavvo grandi avventure, ma non mi sarei mai immaginata cosa volesse dire viverle. Pensavo che e' difficile capire se invidio i suoi otto anni, o se provo pena per il male che gli sara' fatto.

Pensavo che in fondo lo invidio, perche' la mia vita la rivivrei tutta. Pensavo. Ma in fondo ero felice.

Thursday, June 14, 2007

nuovo?

di nuovo fiorisce la gardenia, a casa mia. Di nuovo torna il caldo, di nuovo mi sento grassa, di nuovo ho rimandato le lavatrici da fare. Di nuovo, quel profumo per casa, dei fiori bianchi, di nuovo l'attesa. Di nuovo sbaglio le ricette, di nuovo vado a letto con un sorriso, di nuovo apro i cassetti e non so cosa mettermi. Di nuovo sto sveglia fino alle cinque del mattino, di nuovo senza un vero motivo. Di nuovo dormo tranquilla nel mio letto, ascolto l'andare tranquillo di Ginevra che passa sotto la mia finestra, di nuovo e' giovedi' e non aspetto altro che il week end.

Di nuovo la vita che si ripete, di nuovo mi stupisco di quanto abbia voglia di farmi riprendere dal gioco. Sara' l'estate. Di nuovo?

niente di nuovo.

Sunday, June 10, 2007

un re seduto sul sofa'

ci sono dei monaci, naturalmente in Tibet o da quelle parti. Io non sono forte in geografia. Sta di fatto che me li immagino con la testa rasata, e vestiti di arancione, ma chissa'. E sono saggi, cazzo se sono saggi: se no che fai il monaco a fare?

E disegnano grandi giardini di sabbia, e fanno disegni enormi, decorati, bellissimi pieni di fiori e di dettagli curati. Un po' come le unghie della mia shampista, forse. Ci mettono anche un mese a completare un disegno, e si dedicano a quest'opera d'arte con assoluta dedizione, fino a quando non posano l'ultimo petalo, e osservando il loro disegno capiscono che e' completo, e meraviglioso.

Poi cancellano tutto, e ricominciano un disegno diverso.

Senza rimpianti.

Cazzo se sono saggi...


PS: chissa' come si sente la mia shampista quando usa l'acetone...

pubblicare, pubblicare, pubblicare.

meglio sul mio blog che su Nature. Sono reduce da un sabato in control room, una notte a ballare in discoteca, e qualche sega mentale di troppo. Troppe sigarette, troppe calorie, troppa fondue con troppo caldo. Per qualcuno, oltretutto, troppo alcool.

Oggi, pero', andra' meglio. In fondo... come sto imparando a dire ormai... sti cazzi.

Wednesday, June 06, 2007

grave

quando ti svegli alle tre del mattino e nella tua mente ti chiedi quale sia il modo migliore per formulare una mail, allora lo so per esperienza: e' grave.

Prognosi dottore?
Riscontrati livelli emotivita' sopra la prima soglia di sicurezza.
urge
cura di cinismo e controlli periodici.

Monday, June 04, 2007

blu? gialli? verdi? neri? o rossi?

difficile dire di che colore siano i miei pensieri, dopo questo viaggio a lisbona. Ma forse rimane l'azzurro, sopra tutti, il colore che mi rimarra' nel cuore. Del cielo, delle piastrelle, della liberta'. Delle sensazioni.

Questo week end ho respirato azzurro.