Thursday, November 27, 2008

spettacolo

L'ultima volta che ho dormito in un letto cosi' piccolo, cosi'... singolo... probabilmente ero ancora insieme ad andrea. Il che vuol dire passato remoto. Ma questa notte la mia finestra e' in formato sedici noni, e proietta i grattaceli di Manhattan.

Monday, November 24, 2008

buona notte dark

a movement in the corner of the room
and there is nothing i can do
when i realise with fright
that the spiderman is having me for dinner tonight
Lullaby [The Cure]




Per quando gli incubi ti seguono fuori dal letto.

doccia domenica sera

e ora che ho fatto quensta lunga doccia calda, e la mia pelle profuma solo di nuovo, sono pronta per ricominciare? sono pronta, con i capelli umidi raccoldi nell'asciugamano, e la tazza di the che fuma vicino a me? sono pronta?

Non ha importanza in fondo. Il lavoro aspetta, ed io devo andare avanti, questo e' tutto.

Thursday, November 20, 2008

unmilionequattrocentosessantottomilaottocento

o quasi.

uff.

sono agitata, nevosa nevrotica e mediamente felice. Non c'e' verso di dormire, o forse e' solo che non sono piu' abituata a a non sapere cosa succedera' domani.

mi piace.

Tuesday, November 18, 2008

The Sims are here. We are the Sims.

guidando tra casette tutte uguali, su strade orientate a scacchiera, in un paesaggio monotono di zucche decorate e di caselle della posta... beh ti rendi conto di quanto i "Sims" fossero verosimili. Quando la varieta' e' limitata al colore della porta, o alla decorazione in plastica da supermercato scelta per divertire i bambini. Non c'e' nulla di grandioso, e' monotono ridicolo e limitato come le poche possibilita' di un vidiogioco che descrive la provincia. Quasi disumano.

O forse no, ti confondi, la realta' e' ancora la fuori, variegata nelle sue mille sfumature. Sei tu che sei diventata il personaggio di un videogioco.

E ti chiedi quanti punti di felicita' ti sono rimasti.

Wednesday, November 12, 2008

L'inizio

Eccomi, sono qui. Dall'altra parte del mondo.

Mi sento caotica, non riesco a organzzare un racconto. Com'e' li? come stai?
sono domande troppo generiche, troppe cose ci sono da dire, troppi dettagli da raccontare. Ed io, lo confesso, non sono mai stata brava a discriminare i dettagli e l'essenziale. O forse non sono mai stata brava a capire quali dettagli sono interessanti per gli altri.

Dettagli. Come il bianco delle casette del village, come i sacchi neri in cui ti consegnano le lenzuola pulite ogni martedi' mattina. Dettagli, come la ventola del bagno, che ogni volta che accendi la luce sembra che hai fatto partire un razzo missile, che manco goldrake faceva tanto casino. I dettagli mi circondano, assorbono le mie energie. I gradi, ad esempio, che qui sono farheneit, e quando sono 40 fa freddo, non caldo. E quanti sono sono, sono sempre troppi quelli del caffe'... e si lo so, c'e' anche scritto sul copritazza, ma e' inutile ogni volta mi scotto la lingua. Dettagli.

E alle sette, quando il fermilab e' ormai vuoto e scendi alla wilson hall per prendere un caffe' alla macchinetta... allora i tuoi passi che rimbombano per 16 piani, quelli non sono un dettaglio. Quelli ti ricordano che esisti, e che sei sempre tu. Sempre tu, che fai casino nel vuoto.

premessa

ma quante cose penso, e quante vorrei scrivere. Quanti pensieri si affollano, confusi, e sgomitano, e cercano di prevaricare sugli altri, e urlano, oppure appaiono e semplicemente ammiccano, lontani e inafferrabili, o ancora prepotenti spingono per uscire prima degli altri, o ringhiano rabbiosi e si rintanano per non farsi vedere da nessuno. Ma la porticina della mia mente e' piccola piccola, me la immagino di legno, dipinta di verde, smussata in alto, con una grande serratura dorata. Sopra, ci e' cresciuta l'edera. E dietro, ci sono i miei pensieri.

Li tengo tutti li, sotto chiave.

Ogni tanto qualche pensiero filtra, ogni tanto socchiudo la porta, perche' mi sento positiva, perche' penso che valga qualcosa, oppure perche' la pressione e' troppo alta, e devo riequilibrarla in qualche modo. Ogni tanto filtrano pensieri blu, e allora rototano fino a qui, macchiano le pagine elettroniche di questo blog, viaggiano, lontano da me. E qualcuno, chissa', arriva a bussare alla vostra porta.

Tuesday, November 04, 2008

86 400

non esprimere desideri bambina, lascia che quella stella cadente sia uno sterile asteroide e nulla di piu'. Non sperare, non pregare, non sognare niente. Potrebbe andarti male. Potrebbe sentirti un qualche Dio. Potrebbe essere un Dio crudele.

Potrebbe esaurire il tuo desiderio.