Saturday, March 31, 2007

si e' rotto il filo

e io non ho pu' voglia di scrivere su questo blog. troppe volte e' diventato una sorta di comunicazione indiretta, nonostante mi fossi sempre ripromessa di non utilizzarlo in tal modo. E ora mi sento bloccata, a giocare con il fuoco c'e' queso rischio: non mi sento piu' libera di dire quello che mi passa per la testa. Mi sono scottata. Questo blog non e' piu' una bottiglia gettata nell'oceano, ma un filo tirato fra me e i miei lettori. Quelli conosciuti, quelli sconosciuti, quelli misteriosi. Che stanno incominciando a pesare davvero un po' troppo sull'altro piatto della bilancia.

E' ora di tornare agli amici reali, a quelli che, se sono interessati a me, mi chiedono come sto. Quelli che non sbuffano alla prima affermazione che non gli piace, a quelli che la sera non parlano male di me, per sorridere poi al mattino dopo. A quelli che mi bussano alla porta, che si fanno sentire non solo per i sensi di colpa, a quelli che non lasciano che l'amicizia vada alla deriva. A quelli a cui interessa parlare con me, che prendono sul serio quando parlo, senza giudicare con superficialita' e presunzione. A quelli che danno valore alle mie opinioni, e che vogliono raccontarmi della loro vita. A quelli che non rinunciano a me con facilita', perche' mi danno un valore, e non mi considerano intercambiabile. A quelli che mi vogliono bene. Agli amici veri.

A tutti gli altri... come dice il fede... vaffanculo a tutti. Uomini e donne. In ordine di apparizione. Sono stufa di dare, e di non ricevere mai nulla.

Quindi basta, questo blog non e' piu' quello che volevo, non dico che lo chiudo definitivamente... ma quasi. Forse mi capitera' di scrivere ogni tanto per il piacere di scrivere. Ogni tanto.

Forse.

Wednesday, March 28, 2007

prepare for glory?

uh! uh! uh!
Spartani [300]
al massimo preparatevi a dormire...

Penso che non seguiro' mai piu' un consiglio cinematografico del ciccio.

Monday, March 26, 2007

lucignolo

sono tornata a Ginevra, le strade brillano come piene di diamanti, e mi rendo conto che per me questo e' il paese dei balocchi. Ma stasera di giocare, proprio, non ne avevo voglia.

Io alle tentazioni non so mai resistere troppo a lungo. Meglio tornare a casa, prima di trasformarsi in asini.

Sunday, March 25, 2007

grottesco

a casa mia le cose sono difficilmente tragiche o desolate. La piu' delle volte sono grottesche. Non so come mai, quando siamo insieme, si finisce a ridere nelle situazioni piu' imbarazzanti e piu' assurde.

Come quando in camera mortuaria, davanti al cadavere di mia nonna, mio zio si e' messo a disquisire del terribile traffico di morti sulla milano-bergamo, e quando io ho incominciato a dirgli che forse esagerava, lui ha profilato scenari incredibili (testuali parole: "come in Bosnia!) nelle colline bergamasche, con i morti che salgono dai campi e ingombrano l'autostrada.

O come quando il marito novello di mia cugina e' arrivato in camera mortuaria, e tutti abbiamo pensato che fosse uno dell'agenzia funebre, venuto per chiudere la bara, e dopo un freddo "buongiorno, grazie" ce ne siamo usciti lasciandolo da solo con la morta.

O mia mamma, che e' scoppiata a piangere come una matta sulla soglia della casa di famiglia, ma non per l'emozione della nonna, ma per aver visto una parente (un po' bruttina, lo confesso) che non vedeva da tempo, e, parole sue, "le ha fatto impressione".

O come quando, all'inizio del corteo funebre, mio nipote, udendo la voce del prete diffusa da un altoparlante sopra il carro funebre, ha pensato giustamente pensato che quello fosse il furgoncino dell'arrotino-ombrellaio. Il che ha causato un attacco di riso isterico a mia madre...

su mia nonna

forse e' meglio lasciarle sedimentare le emozioni, o forse no, forse si rischia solo di far passare tutto in sordina, di lasciar cadere nel fango dell'abitudine quotidiana anche quelle cose che dovrebbero brillare come diamanti, come simboli di tutta una vita.

non staro' a fare un grande epitaffio funebre, evitero' le sparate che ha fatto mia zia, non urlero' "grazie nonna" dal nessun pulpito, nemmeno da quello di questo sconosciuto blog. Mia nonna non era certo una santa. Pero' era una donna con carattere. Non aveva certo una gran cultura, ma era una donna forte, e di un'intelligenza pratica. Era una donna che se la sapeva sempre cavare, e nella vita lo ha dovuto dimostrare più' volte. Non era arrivata alla quinta elementare, ma la sua conversazione era particolarmente brillante, e di lei si puo' sicuramente dire che era una persona di spirito. I suoi ospiti non si sono mai annoiati, era lei che si annoiava di chiunque. In fondo in fondo, sotto una patina di cortese ipocrisia, disprezzava e prendeva in giro chiunque non fosse della famiglia. Gli argomenti del suo salotto erano i pettegolezzi, e gli amici erano i complici di malignita' piccole e grandi, da sala da the. Non penso fosse una donna felice, concentrata sempre e solo su se stessa e su suo marito, incattivita forse dalla sua malattia, che l'ha resa zoppicante fin da quando era sposina. E dopo la morte di mio nonno, ormai piu' di 20 anni fa, non ha piu' voluto cercare gioia nella vita Ha amato mio nonno per tutta la vita, di un amore assoluto e con una dedizione d'altri tempi, e dopo che lui e' morto, non si e' mai davvero piu' ripresa. Amava i figli, abbastanza, credo. I nipoti, poco. Ma a mio nonno ha dedicato se stessa.

Era una manipolatrice mia nonna, e terribilmente parziale nei giudizi e negli affetti. Non nascondeva certo le preferenze che aveva tra i suoi figli o tra noi nipoti. E qualcuno ne ha sofferto molto. Mio padre, prima, e mia sorella, poi, ne hanno piu' di tutti subito le conseguenze. Questo mi ha sempre fatto una gran rabbia.

Ma era una donna che lasciava il segno.

"nel bene o nel male,
la mamma era un centro,
attorno al quale le persone
si radunavano e si muovevano"
[mio padre]

Eppure al suo funerale ho pianto sinceramente. Eppure c'era un sacco di gente per l'ultimo saluto a questa vecchina di quasi 92 anni, di cui almeno 60 anni con le gambe malate, di questa vecchina piccola, che la bara l'ha lasciata mezza vuota, di questa vecchina con la fronte ormai tirata, il naso ormai aguzzo, e il mento, o la baslotta, come dicono i miei, la baslotta... da persona anziana. Anziani. Quando, come appena nati, le differenze tra uomo e donna scompaiono. Quando, come appena nati, hanno bisogno di te, e da soli non ce la possono proprio fare.

Ma la nostra vecchina aveva ancora gli occhi sempre limpidi, azzurri come il cielo sopra la collina bergamasca, nelle giornate d'estate quando mi teneva fuori dal salettino, a farmi ballare sulle sue gambe. A farmi giocare con i sassini del vialetto. E le gotine le aveva come due pesche, lisce e morbide come le albicocche dei nostri alberi. Almeno fino a un mese fa, l'ultima volta in cui l'ho vista.

E poi ieri, ma in fondo non ho visto lei, vero? Non avevo mai avuto il coraggio di entrare in un'urna funeraria, non c'ero mai riuscita. Ieri sono entrata. E' strano, la prima cosa che ti viene da pensare e' quella di... avere davanti un guscio vuoto. Lo so puo' parere banale, ma e' davvero questa la sensazione che ti lascia. Impressionante, scontato e impressionante. E la sensazione peggiore e' proprio l'idea di quel vuoto. C'e' tutto, cuore polmoni cervello. Suppongo ci fosse tutto, ma lei non c'era piu'. Ecco quello che ho pensato, ecco quello che salta agli occhi quando guardi un cadavere.

C'era tutto, ma non c'era piu' la mia nonna.

Thursday, March 22, 2007

Omega.

poco prima del dry run di stasera, alle 7, i miei genitori mi hanno chiamato. dicendomi di andare a casa, che mia nonna sta molto molto male.

io non posso pensare ad altro, e non posso che pensare che sia gia' ... morta. Che parola difficlie da pronuciare, o da scrivere... quasi poco educata. Non sta bene dirlo, vero? Gia' morta. Forse i miei non hanno avuto il coraggio di dirmelo, di dire una cosa tanto sconveniente, per telefono. mia nonna e' morta. forse. la mia vita, ora come non mai, sta cambiando. E le epoche passano, come passa ogni maledetto secondo di questa vita senza capo ne' coda. freneticamente. velocemente. senza... senza che ce ne rendiamo quasi conto.

a volte penso che solo l'amore, davvero, possa davvero cambiare la vita di una persona. Perche' intensifica ogni secondo, perche' da' un senso ai secondi che passano. Perche' carica il tempo di un significato profondo, aggiunge un livello di consapevolezza alla vita. Lavoro, amici, nipoti. Belli. Ma l'amore, quello con la A maiuscola, e' a un altro livello. E io non ho un Amore, non avro' figli, non avro' la speranza di un futuro, di un futuro infinito. Scompariro', nei ricordi, nella genetica, nell'infinito trasformarsi del mondo. Nell'inumana selezione della specie umana. Lo penso sinceramente

E intanto la vita passa, e intanto la vita si consuma. E finisce,

finisce.

Cosa rimarra' di me, se nemmeno una nipote mi dedichera' un pensiero sul suo blog?

E questa vita banale mi riporta a pensare alla stupida presentazione di domattina. Vaffanculo, alle emozioni piccole che mi incatenano a questa vita

senza alpha ne' omega.

Ma non importa, ormai ho le spalle grosse. Come tutti, prima o poi. Domani, scendo a milano. Sono pronta a tutto. Anche... anche a Milano.

Tuesday, March 20, 2007

silenzio stampa

fino a venerdi'.

che palle

ho lavorato fino ad ora. La presentazione e' fra tre giorni, ho 15 minuti ma per esporla ci metto un'ora, e graficamente fa pure cagare. Sono agitata, stanca, nervosa. Ma a dire il vero contenta di avere un lavoro interessante...

Pero' non ditelo a Ralphone :)

... giuro solennemente che settimana prossima non combino un cazzo, e vado a ballare tutte le sere!!!...

vado a morire nel letto.

Monday, March 19, 2007

stanca

ho lavorato fino alle 9 e mezza di sera al cern, senza fare nemmeno la meta' di quello che intendevo fare. Sono tornata a casa, ho messo a bollire dell'acqua, ho acceso il forno e messo dentro i biscotti prefabbricati, i soliti cookies al cioccolato. Ho acceso la tv, visto una puntata di voyager, mi sono fatta una zuppetta liofilizzata agli asparagi, e poi ho mangiato una decina di cookies, accompagnati dalla mia tazzona di starbuck piena di the affumicato... quello alla scamorza. Ho fumato una siga, guardato un altro trekkino, talkato con ema. Ed ora eccomi qui.

non sono andata al cinema, non ho finito il lavoro, non sono nemmeno andata a letto presto. Sono stanca, e agitata, mi sono pure arrivate le mestruazioni. E come al solito mi pare di non concludere mai nulla, e di continuare a sbattere la testa contro il muro. Di dormire per ora non se ne parla proprio... accidenti.

E indovinate un po'? Tra tutte le schifezze che ho ingurgitato oggi, cos'e' che non riesco a digerire?

maledetti asparagi...

Saturday, March 17, 2007

Valentino

Ana ed Eva sono andate alla festa del cioccolato di Versoix, io sono rimasta a casa, beh... in teoria perche' avrei dovuto lavorare, in realta' mi sono riposata tutto il giorno, e dopo la performance di ieri sera ho fatto decisamente bene.

E sono tornate da dieci minuti, mi hanno suonato a casa, e mi hanno portato un coniglietto di cioccolato, Valentino.

A volte le persone ti fanno proprio sentire che ti vogliono bene, ed e' proprio bello. Saluti da Valentino.

economia.

My story is much to sad to be told
But practically everything
leaves me totally cold
The only exception I know is the case
When I'm out on a quiet spree,
fighting vainly the old ennui
Then I suddenly turn and see
Your fabulous face

ci sono ragazzi che proprio non mi piacciono. Altri sono carini, ma mi rompo i coglioni dopo 5 minuti che ci parlo. E allora penso che, con quei begli occhi, sarebbe molto meglio se stessero zitti. Alcuni sono proprio superficiali, altri grezzi, altri deprimenti. Ma la cosa che piu' non tollero e' la banalita'. Alcuni sono anche intelligenti, ma un po' troppo... concreti... per i miei gusti. Alcuni hanno un bello sguardo, qualcuno mi fa sciogliere se mi sorride. C'e' chi mi pare cosi' piccolo, e mi ispira solo tenerezza, e senso di protezione. Ci sono amici a cui voglio proprio tanto bene, ma che vedo solo come fratelloni. Ad altri, ad altri non manca proprio nulla. Ma non mi piacciono, a volte forse per il modo di ridere, altre volte perche' mi stanno troppo appiccicati, e questo mi infastidisce in tempo zero. Alcuni sono troppo diretti, e li trovo fastidiosi, troppo impositivi, e volgari.

Poi ogni tanto c'e' qualcuno che... lo vedi e basta. Raro, ma succede anche ai miopi come me. E non importa se e' sinceramente intollerabile, se riesce a irritarti con una facilita' incredibile, se a nessuna delle tue amiche piace. Non importa se e' uno sbruffone, se la meta' delle volte che parla pensi che se la tiri davvero troppo, non importa se la meta' delle cose che pensa per te sono cazzate. Sta di fatto che tu non vedi in lui quella banalita' che vedono gli altri, e che quelle rare volte che ti da un po' di attenzione, beh ti senti... ti senti al caldo?

E' questa la felicita', sentirsi al caldo?

E quell'atteggiamento protettivo, troppo protettivo, che ha verso di me, e' cosi' inutile. A volte penso quasi che sia umiliante, ma queste sono paranoie irrazionali tutte mie. La verita' e' che mi fa sentire bene, e, incredibilmente, mi fa sentire davvero al riparo da tutte le cose brutte, dai pensieri tristi, e dai miei vecchi fantasmi. Con lui non ho mai avuto voglia di parlare di franci, forse e' l'unica persona.

I get a kick every time I see you
standing there before me
I get a kick though it's clear to me
that you obviously do not adore me

E.Fitzgerald [I get a kick out of you]

Sono tutte sensazioni volanti, e so gestirle benissimo. E non sto proprio a disperarmi per una persona con la quale non riuscirei mai a stare insieme, e per di piu' mi ha detto chiaramente che non ci vuole nemmeno provare a stare con me. Vedo i limiti di un sentimento che non ha nessun fondamento razionale, ma che e' fatto solo di sensazioni, di incroci casuali alle feste, e di qualche mail sporadica. Non farei follie per lui, non ne sono certo innamorata, tutto e' molto piu' lieve, piu' epidermico. Penso che sia quello che si definisce "avere un debole per qualcuno". Non mi dispero, non mi ossessiono, non faccio nulla che una brava ragazza razionale non farebbe. Non mi agita nemmeno piu' incontrarlo. Anche se talvolta non mi e' ben chiaro che scopo, o ancora di piu' che significato abbia essere cosi' avara di sentimenti. Ho davvero bisogno di proteggermi tanto da me stessa?

Ma non importa, economizzare, economizzare, economizzare sempre...

nel mondo dei sogni


non sara' poi tanta la gente che conosco che, in questo momento, e' cosciente. Quasi tutti saranno immersi nel sonno, che siano incubi o bei sogni, che stiano sorridendo od agitandosi nel letto.. ormai tutti riposano.

Ed io? mi godo il silenzio, interrotto solo dall'attutito rumore della tastiera del mio mac. E mi sento piu'... no, non volevo dire sola. Mi sento piu' in pace.

E' stata una bella festa.

Thursday, March 15, 2007

la sfiga continua...

meglio avere I pantaloni rotti nel
culo...che non il culo rotto nei pantaloni...
Ciccio
Gli ultimi eventi mi hanno fatto capire che ho bisogno di un esorcista.

non paga di tutto quello che mi e' successo lunedi', la sorte ha trovato modi sempre piu' fantasiosi per perseguitarmi. Martedi' e' scoppiata una guerra tra i miei due supervisor, che, dopo aver litigato, sono venuti separatamente a sfogarsi con me. L'uno prima, l'altro dopo pranzo. Situazione scomoda per me, anche perche' ognuno dei due mi ha blindato per piu' di un'ora a cercare di farsi dare ragione (cosa che io ho fatto naturalmente fin dall'inizio con entrambi, ma non e' bastato... avevano anche bisogno di essere consolati....). Dopo ore di supporto psicologico, stufa di sorridere ed essere accondiscendente, ho incominciato a sviluppare insofferenza per il genere umano e a litigare con mezzo mondo. Mercoledi'... bon, quasi tranquillo, a parte aver saltato lezione di salsa per preparare una presentazione per oggi, che ralph non ha nemmeno guardato... giovedi' sono stata appunto bidonata dal ralphone, che poi ha avuto la premura di presentarmi a mezzo cern come la responsabile del fatto che i cristalli non verranno mai implementati nel sistema di collimazione di lhc, ed infine... ebbene si, mi sono ceduti (per usare l'espressione di bernardo) un altro paio di pantaloni. MA questa volta sul culo! un bello squarcio di almeno 30 cm. C'e' di buono che me ne sono accorta subito di avere le chiappe all'aria.... e ho potuto rimediare.

come ho fatto? ormai tengo sempre qualche paio di pantalone di scorta in macchina ;)))

poi si chiedono come mai io fumi.....

Monday, March 12, 2007

quello che non ho?

quello che non ho
e' una camicia bianca
quello che non ho
e' quel che non mi manca




quello che non ho
sono le tue parole
per guadagnarmi il cielo
per conquistarmi il sole

F. de Andre' [quello che non ho]

scelte

c'e' un asino, e due balle di fieno davanti a lui. Una destra e una a sinistra. Le due balle di fieno sono identiche, in dimensioni, quantita', peso. Sono esattamente alla stessa distanza dall'asino, al micron. E la facilita' di andare a destra o a sinistra e' la medesima.

Che cosa fa l'asino? muore di fame?

Non tutte le scelte sono dettate da un'analisi razionale delle possibilita', a volte si deve scegliere e basta. Senza nessuna giustificazione razionale a quello che si sta facendo. Inutile morire di fame quando si ha da mangiare in abbondanza, no?

Nemmeno l'asino sarebbe cosi' stupido.

vogliamo continuare?

Ore 16.16, esco dalla discussione con Ralph, inutile dire che la caffetteria chiude alle 16.15. Rimbalzata al bancone del caffe', torno in ufficio, e puntuale come la morte arriva la telefonata quotidiana da parte di MM:

"Valentina, stiamo pensando a come fare i badge per il workshop. Il modo piu' semplice sarebbe farlo da indico..."

... il metodo standard di pubblicazione degli eventi che pero' voi NON avete usato perche' la segretaria non era capace???....

"visto che siamo dei cazzoni e non abbiamo usato indico per le iscrizioni al workshop"

... eh certo, chissa' perche'....

"ora vanno inseriti tutti i nomi degli 80 partecipanti manualmente, uno per uno, nel sito web... "

...non chiedermelo, ti prego, non chiedermelo....

"hai un attimo di tempo?"

...eh... a palate, proprio...

"ti spiace farlo entro domani?"

...ma porc................

"certo, mandami pure il file excel"

ma porcccccccccccccccccccc....................

che vita di merda!!!!

non solo ho perso il lavoro di un giorno intero per colpa di un power cut e della mia idiozia (il backup e' bello, il backup e' buono, il backup ti fa dormire tranquillo la notte...), ho passato la mattina ad addormentarmi in un meeting, si e' rotta la stampante mentre la usavo e ho fatto una figura da deficiente davanti al mio supervisor... non solo lui non mi cagava da una settimana e proprio oggi mi chiede di vedere la presentazione che ho fatto venerdi'... ho appena scoperto che i jeans sono rotti (o dovrei dire ceduti perche' sono grassa????) da quando sono sono arrivata stamattina, compreso durante il meeting... e Thomas non mi aveva detto nulla perche'... non voleva infierire...

almeno ho un compagno di ufficio che ride da mezzora senza riuscire a smettere...

Sunday, March 11, 2007

solo e pensoso?

Ai! laurië lantar lassi súrinen,
yéni únótimë ve rámar aldaron!

Galadriel [ISDA]

forse non esattamente sola, ma di sicuro pensosa. Oggi camminavo in montagna, freddo, neve, un cielo incredibile. E nel sottobosco l'odore del muschio, e della primavera pronta ad esplodere.

Il contatto con la natura, in qualche modo, riesce sempre a suggestionarmi. E pensavo, mentre ero nel bosco, a una casetta in mezzo a li, in mezzo al nulla. A echi dei libri fantasy che ho letto, agli stereotipi della strega nel bosco, la vecchia pazza con la casa ricoperta di fili di muschio e un gatto che sonnecchia fuori dalla porta. Pensavo alla magia degli elfi e alla linfa degli alberi, alla vita incosciente che ci circonda, alla suo forza inconsapevole e cieca, alla sua comovente bellezza.

Pensavo a quanto tutto cio' sia sempre riuscito a coinvolgermi sin dal profondo, senza che mai veramente ne capissi la ragione. Dalle prime parole in elfico che ho letto, sdraiata sul divano nero in camera mia, la prima volta che leggevo il signore degli anelli. Parole che non capivo, e che riuscivano a portarmi lacrime agli occhi. Lo so e' irrazionale e assurdo, e nemmeno io me lo sono mai spiegato. Ma... pensavo. Pensavo che sei mai ci fosse una un paradiso... beh... per me sarebbe quel mondo di eroi e di grande imprese, quel mondo di scelte coraggiose e di lotta contro il male.. quel mondo antiquato di grandezza, di amori etermi, di luce da respirare, di mostri nascosti nell'ombra. Quel mondo in cui esistono gli dei. Quel mondo... che io ho sempre sentito piu' vero di quello reale.

Elin thiliathar aen or padad lìn

che le stelle brillino sul tuo cammino...

Saturday, March 10, 2007

non voglio!

non voglio dare fastidio a nessuno, non voglio creare problemi. Non voglio immischiarmi in cose che non sono mie, non voglio che le persone vengano da me a lamentarsi, non voglio fastidi. Non voglio nemmeno compagnia, non voglio lamentele, non voglio pressioni di nessun genere. Non voglio sentirmi soffocata o in debito, non voglio nemmeno sentirmi in credito. Non voglio legami stretti, non voglio che qualcuno mi dica cosa fare della mia vita. L'idea mi crea subito ansia. Non voglio rotture di coglioni. Non ho bisogno di sentirmi brava, o bella, o virtuosa. Non mi interessa quello che gli altri pensano di me, non mi interessa piacere, non mi interessano i rapporti superficiali di sguardi e battute spiritose. Sono fuori dalle schermaglie amorose, non mi interessa la chimica delle interazioni sociali, non me ne frega niente del sesso. Non me ne frega niente di essere brillante, di apparire intelligente. Non mi interessa far colpo.

Ho gia' avuto fin troppa vita. Adesso voglio solo ballare, da sola, sulla musica che piace a me. Fregandomene del resto del mondo.

Voglio che il mondo si disinteressi a me, e che la gente smetta, una volta buona, di rompermi le balle con cose che ormai non mi riguardano piu'.

Friday, March 09, 2007

festa delle donne

e' finita. Passata con le mimose di boris, l'unico galantuomo. A insegnare a una segretaria il suo lavoro, qualche sigaretta di troppo, la danza del ventre, un cocktail con le mie amiche. Chiacchere e risate fino a cinque minuti fa. E ora qui, ora a cercare di tirare le somme davanti a uno schermo... bianco come le pagine che non ho mai scritto, e vuoto come le storie che non ho mai inventato.

Acqua, che scorre sotto i ponti, fluida, lucida, fresca. Anche deliziosa, inebriante come una pina colada. Talvolta ipnotica. Ma inaferrabile. E quando stringi le mani, ti rendi conto che sono rimaste vuote.

E tu rimani inebetita, con quel maledetto mal di gola, a pensare a quanto fosse bella, e inutile, la luna stanotte. Maledetto mal di gola. Maledetta luna, cosi'...

rotOnda.

Thursday, March 08, 2007

non esisteva altro

I ragazzi che si amano si baciano
In piedi contro le porte della notte
I passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
E se qualcosa trema nella notte
Non sono loro ma la loro ombra
Per far rabbia ai passanti
Per far rabbia disprezzo invidia riso
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Sono altro lontano più lontano della notte
Più in alto del giorno
Nella luce accecante del loro primo amore.

J. Prevert [da Poesie, Guanda, 1979]

... baciandosi per le strade di Milano.

Non penso che si possa provare un amore cosi' tante volte nella vita, forse ci sono persone che mai l'hanno provato, e mai lo proveranno.

Forse sono stata gia' fortunata cosi'. Ma la verita'.. e' che...

la verita' e' che darei qualsiasi cosa per provarlo ancora per un attimo.

Wednesday, March 07, 2007

sociologia leggera

anche se in questo caso mi immedesimo nella figura maschile...
cartoni divertentissimi, da vedere. Tutti! :D

(l'immagine e' linkata al sito web)

Sunday, March 04, 2007

il senso della vita?

per riequilibrare... :)



una delle mie canzoni preferite, e questa volta non e' guccini. buona notte, stasera a nanna presto...

O forse vuoi che dica che ho i capelli più corti?

E un' altra volta è notte e suono,
non so nemmeno io per che motivo,
forse perchè son vivo
e voglio in questo modo dire "sono"
o forse perchè è un modo pure questo
per non andare a letto

E' l'una passata, dovrei andare a dormire. Eppure sono qui seduta sul pavimento, ascolto guccini, le canzoni piu' deprimenti che trovo. ho fatto una selezione.
Lo senti quel suono di un piano
di un Mozart stonato che prova e riprova
ma il senso del vero non trova?

Ho il culo freddo ormai, e indolenzito. Eppure non sono in pace con me stessa, e per questo non me la sento di andare a dormire, non me la sento di affrontare il silenzio, non me la sento di affrontare la voce dei miei pensieri. Cosa posso dire a me stessa?
Quali parole son sulle tue labbra,
chi fu il poeta o quale poesia?
Lo sa il falcone nei suoi larghi cerchi
o lo sa sol la tua dolce pazzia?

Troppe volte in quest'ultimo periodo ho represso le lacrime. In momenti insospettabili, mentre torno in macchina e sento le canzoni dei cartoni animati. Mentre studio, china sulla mia scrivania in ufficio, mentre Chiara e Thomas lavorano. Mentre guardo voyager, mentre mi faccio la doccia, sotto l'acqua calda, il mattino.
Mi dicevano il matto perchè prendevo la vita
da giullare, da pazzo, con un' allegria infinita.
D' altra parte è assai meglio, dentro questa tragedia,
ridersi addosso, non piangere e voltarla in commedia.

Ma ancora non ho voglia di indulgere alle lacrime. Per questo non vado a letto, o almeno non ci andro' fino a quando saro' cosi' stanca, cosi' stanca da essere sicura non aver piu' la forza per fare nulla, nemmeno per pensare, o per compatirmi.
Se guardi nelle tasche della sera
ritrovi le ore che conosci già,
ma il riso dei minuti cambia in pianto ormai
e il tempo andato non ritroverai...
E perche' poi? non lo so, semplicemente ho voglia di piangere. Mi capita cosi', all'improvviso, senza un motivo, o almeno senza un motivo che io riesca a vedere. Sento un'ansia improvvisa dentro di me, che mi fa venire voglia di scappare da ogni sfida, che mi fa venire voglia di vivere in sordina, senza farmi notare da nessuno. Mi fa venire voglia di vivere nell'ombra, di vestirmi di grigio.
Gli eroi su Kawasaki coi maglioni colorati
van scialando sulle strade bionde e fretta,
personalmente austero vesto in blu perchè odio il nero
e ho paura anche d' andare in bicicletta

E piano piano, sto perdendo la voglia di fare qualsiasi cosa mi piaccia. Cucinare, ballare, stare con gli amici. Forse sono solo stanca, ma la verita' e' che non trovo piu' nessun senso in quello che faccio.
e quando sento il peso d' essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo

La verita' e' che mi sento... beh, mi sento senza speranza. Ecco la verita'.
Ma ogni storia ha la sua conclusione, stessa illusione,
e il peccato fu creder speciale una storia normale.

Thursday, March 01, 2007

follie superflue

nadie que me abrace fuerte y me haga feliz
no tengo nada que hacer
no tengo por que vivir
no tengo nada de nada,
si no te tengo a ti
solo quiero que estes cerca de mi
yo no tengo nadie sobre quien escribir
nadie que se enfade,
nadie con quien discutir
no tengo nadie con quien
intentar sobrevivir
no tengo con quien baliar
descalzos por Valencia

Rubata al blog di Santi, non so nemmeno chi sia l'autore. Pero'... e' inutile a volte cercare le parole, quando qualcuno le ha gia' trovate.

Perche' danzare scalzo per le vie di Valencia e'... come tornare a casa abbracciati, ridendo, e fermarsi sotto un ponte, e nella nicchia di ogni porta, per baciarsi in continuazione. Come guardarsi negli occhi e ridere di gioia.

Follie che solo gli innamorati possono condividere.

Io non ho nessuno con condividere la mia follia, me ne rendo conto. A volte, questo... non posso nemmeno dire che mi pesi. Ma mi ricorda quello che ho provato. Mi rende malinconica, e mi fa sentire... come se mi mancazze un pezzetto. Un pezzetto superfluo, senza il quale comunque si puo' vivere tranquillamente. Un pezzetto di follia... stupida, leggera, infantile. Inutile. Che rende la vita meravigliosa.

E' difficile abituarsi a vivere senza.

rrrrobot.....

Trema
il regno delle tenebre e del male
dalla fortezza della scienza arriva
con i suoi pugni atomici
Mazinga



Vale: "ma la fortezza della scienza..."
Ema: "cosa?"
Vale: "non potrebbe essere il CERN?"
Ema: "Figata... pensa se stessimo lavorando per costruire il grande Mazinga..."
Vale: "Mi darebbe piu' soddisfazioni di LHC credo"

Senza contare che forse non avremmo problemi di collimazione...

La morte batte i denti
c'e' Mazinga
Il grande Mazinga [sigla iniziale]