Tuesday, January 08, 2008

Gennaio

mi sorprende che ancora qualcuno guardi il mio blog. E' tanto tempo che non scrivo nulla, come a una vecchia amica alla quale pensi di scrivere, ma non lo fai mai. E quando quella volta si fa sentire lei non hai proprio il coraggio di dirle "volevo scriverti io" perche' suona falso, e di convenienza, e di scusa, anche se proprio non lo e'.

A volte le persone, come calamite, si attraggono dopo tanto tempo, contemporaneamente e assurdamente, come seguissero un piano prestabilito. Chissa' qual e' il piano prestabilito per questo blog.

Nella mia vita non c'e' nessuna novita', e questa forse e' la novita' maggiore. Nessun amore, nessun sospiro, nessun dramma esistenziale. Noia, un poco. Riflessioni, tante, e confuse, e... pigrizia.

Pigrizia soprattutto.

Mentre parlavo con Eva, ieri sera... era il suo compleanno, ieri... parlavo della depressione. Beh forse non era un argomento da festeggiamenti ma... whatever. Parlavo del passato, e di un brutto periodo che ho passato un bel po' di tempo fa. E le raccontavo come, quando ero davvero giu', non riuscissi a fare nulla, in casa o per me stessa.

Lei mi ha chiesto se fosse pigrizia. Pigrizia?

No, non era quello il punto. Quando non ti piace come il mondo sta girando, semplicemente vorresti fermare la sua corsa. Semplicemnte... stupidamente... vorresti fermare il mondo stesso, e non facendo nulla, rivedendo vecchi film, non lavando i piatti in casa, beh... stando immobile, speri che anche il resto del mondo non vada avanti.

La morale della storia e' banale, e non e' necessario raccontarla. Ma quello che e' successo di me, basti sapere che... di quella strana pigrizia non rimane piu' nulla.

La pigrizia che provo in questi giorni e' quella originale, sana, casalinga pigrizia che solo i gatti posso capire. Quella pigrizia giustamente portata da un po' di febbre e un po' di influenza. Quando ti senti giustificato a stare a casa da scuola e farti preparare i tuoi crostini preferiti dalla mamma. Quelli al tonno.

Auguri mamma, oggi sono 65 per te. E non sai il bene che ti voglio. Per i tuoi crositini al tonno, per esserti infilata nel letto con me quando avevo paura del buio, e per tranquillizzarmi ascoltavo il tuo respiro. Per quando imbrogliavi a carte, perche' io vincessi, se no ci rimanevo male. Per aver accettato i miei capricci, aspettando che io capissi da sola.

Per quando ti metti a piangere come una bambina perche' sei permalosa, come lo era nonna, come lo sono io, e qualche cosa ti offende. Ti voglio bene perche' sei una stupida idealista.

E non sei stupida.

Ti voglio bene per come parli a giacomo e federico. Ti voglio bene per la tua infinita pazienza, per avere ancora adesso, dopo troppo troppo tempo, la voglia e la forza di starmi dietro in quelle cose in cui io non riesco a crescere. Ti voglio bene perche' emotivamente sono uguale a te, anche se ho sempre provato a copiare papa', che mi pareva piu' forte. Ti voglio bene per il tuo libro di ricette che hai scritto, per quando sei stata male e io lo negavo come una bambina.

Ti voglio bene perche' scambi il telecomando con il telefono, perche' ti innervosisci quando sbagli qualcosa, ti voglio bene perche' ancora ti sai vergognare. Ti voglio bene perche' sei imbranata. Perche' sei appassionata in quello che fai, perche' ti piace impare cose nuove. E ti voglio bene per le mille cose che nella vita non hai mai imparato. E per il miracolo che ti ha fatto rimanere come sei.

Ti voglio bene per le mille passioni che hai avuto il coraggio di coltivare, e la tenacia di insegnarci, quando nessuno ti apoggiava. Ti voglio bene perche' mi leggevi la storia infinita, la sera. E perche' mi hai sempre sostenuto, anche quando ti ho chiesto davvero troppo.

Per aver dato importanza a cose che chiunque altro avrebbe considerato stupide.

Ti voglio bene anche se non penso che tu mi abbia mai davvero capito fino in fondo. E forse nemmeno io ti ho capito. Ma va bene cosi'.

Ti voglio bene perche' non sei egoista come sono io. Profondamente.

Comunque sono contenta che tu non sappia che ho un blog, anzi sono contenta che tu nemmeno sappia che cos'e' un blog! se no non scriverei tutte queste cose melense.

E auguri anche al mio nonnone. Sarebbe stato il compleanno oggi, e' morto 21 anni fa. E anche su di lui avrei tanto da scrivere, ma... beh, come si diceva nel primo libro che ho amato... questa e' un'altra storia.