Sunday, December 31, 2006

baci sotto il vischio.

Chissa' cosa fanno le persone a cui voglio bene. Chissa'. Penso che tutti gli innamorati a mezzanotte si bacino, o sbaglio? Immagino di si, in fondo penso che sia il modo migliore per iniziare il nuovo anno. Mi immagino, Emanuele e Maura. Alessandro e la Sere. Chiara e Marco. La Giudi e Lapo. Angelica e Giulio, e cosi' via... Mia sorella e il pelato. Mio fratello e Chiara. I miei genitori, anche? Chissa', lo spero. Immagino anche Francesco e Daniela.

E' pieno di botti qua fuori, che casino. Buon anno a tutti. Soprattutto a me.

enterprise, diario di bordo del capitano....

situazione (signor sulu): finite le due puntate di enterprise, e dopo essermi ingozzata di marrons glaces e di boeri al liquore, ecco che inizia il terzo film della serie classica. da harcher a kirk, da tpola a huhuuuuura..... e' inutile, il mio preferito rimane il pelato. Solo che devo aspettare il nuovo anno per vederlo. Cioe', un paio d'ore.

eccolo!

... il nuovo anno!
no ok, sono appena le 8 e mezza di sera, ma la mia... noche vieja... inizia qui. Sola a casa, con l'influenza, il mio cenone e' gia' finito, aspettando che inizi la maratona di star trek in onda su la sette, a partire dalle nove - capodanno triste? mah, nemmeno troppo. Ho salutato i miei genitori, usciti a festeggiare con i loro amici. Chiamato la giudi, avvertendola che non sarei andata a festeggiare con loro. Parlato con mia sorella al telefono, che mi ha compatito un po'... o forse mi invidiava?

E vi assicuro che non e' assolutamente il peggior capodanno che io abbia passato. Anzi. Pero' e' in assoluto il primo che passo completamente da sola. Io. E i Simpson, e il capitano Kirk.

Friday, December 29, 2006

non c'e' due...

... e io per la terza volta, questo mese, mi sono beccata l'influenza!!!!!

che palle. no comment.

Thursday, December 28, 2006

Paura? e di cosa?

"noi siamo i creatori della musica,
e noi siamo anche i creatori
dei nostri sogni"
Willi Wonka

Forse non si ha piu' paura di nulla quando non si ha nulla da perdere. Di sicuro non ho piu' troppa paura delle figure di merda. E non fa niente se poi al cinema non ci andro'... l'importante e' creare i propri sogni, no?

sogni... meravigliosi... a tutti. E' proprio l'ora di sognare un po', non credete?


When I feel blue
In the night
When I need you
To hold me tight
Whenever I want you
All I have to do
Is Dream...

rettifico

era un chilo mezzo, non due e mezzo. La demenza senile avanza a grandi passi, ed io incomincio ad avere serie difficilota' con le sottrazioni.

Per il resto, che dire? Tutto bene, anche se sono evidentemente pazza. O forse, per questo va ancora tutto abbastanza bene...

due chili e mezzo!!!

... in una settimana... depression....

squallore

Perche' in tutti i film che vedo ogni scopata si conclude con un grande amore? Forse dovrei semplicemente cambiare genere di film. Forse dovrei passare ai pornazzi.

Manca, terribilmente, un po' di romanticismo nella mia vita. Mi manca. Mi sento stanca, talvolta, di essere cinica... Ha la sua comodita' il cinismo, ti protegge dalle delusioni. Ma e' anche faticoso, e a lungo andare ti lascia un vuoto dentro. Ti lascia quel vuoto scuro, pesante, viscoso. Quel vuoto... denso, che ti affatica il respiro. Nero, piu' delle notti in cui non riesci a prendere sonno, quando pensi alle illusioni che non hai. Perche' attraverso gli occhi del cinismo, non puoi che vedere un mondo squallido. E in un mondo squallido non si vive, si sopravvive. Non si ride, si sorride ironici. Non si ama. Si fa sesso.

Tuesday, December 26, 2006

thanks...

"... to my enlarged family"
Bobo [discussione dottorato]

Mi manca Ginevra, mi manca la mia casetta. Perdo tempo qui a Monza, e penso ai quadri che dovrei appendere a casa mia. Penso alle mie piantine, che soffriranno una gran sete. Penso che devo studiare, lavorare, che vorrei fare una passeggiata da sola, ai bagni di paquis, con la mia macchina fotografica, e magari il mio ipod nuovo (che funziona!!!). Penso che vorrei dare una bella pulita al bagno, buttare via le cose vecchie, andare a correre sul lungolago. Penso che mi farei un giretto da manor, cercherei un paio di pantaloni nuovi, mi andrei a bere un caffe' da starbucks. Penso, penso che... mi manca la mia citta', che ormai e' Ginevra. Ora me ne rendo davvero conto. E mi manca un po' anche quella che in questi tre anni e' diventata la mia nuova famiglia. Mi mancano i miei amici, le serate sballate con marco a guardare i simpson, serate salsa con santi, mi mancano le tisane con Eva e le puntate di babylon (cinque!) con Emanuele. Mi mancano sentire parlare un po' tutte le le lingue, mi mancano i discorsi mattutini del ciccio, i suoi raccconti dei sogni con i cinesi. Mi mancano i consigli saggi del Regis, la tranquillita' di bobo, l'ironia di guido e l'iperattivita' di mirko. Mi mancano perfino le polemiche di Emanuele, quelle che ogni tanto me lo farebbero sbattere giu' dalla micra. Insomma... mi manca anche la mia macchinina!

Lo so, sono fatta cosi'. Parlo quasi sempre solo di Milano, quando sono lontana, ed ora che son qui... gia' mi sento fuori posto. Ma forse il tempo e' passato piu' di quanto mi sia davvero resa conto... ed io sto cambiando, o meglio son gia' cambiata, piu' di quanto non creda.

buona notte

buona fine del natale... stasera ho rivisto il Potter, il quarto film... e pure un pezzetto di episodio tre... insomma Natale, niente che dire. A parte che il mio ipod non funziona assolutamente.... Questo mi intristisce davvero davvero molto... e non ho nemmeno una connessione decente per reinstallare il software..... :(

Ne ho pensate di cose da scrivere sul blog, a dire il vero... un bel po'. Ma e' troppo tardi, e io sono stanca. Auguro sogni d'oro a chiunque capiti sul mio blog, piu' o meno per caso, e me ne vado a nanna. Sperando... in un sonno senza sogni. Senza paure, senza incubi, e forse e' meglio anche... senza tropppi sogni meravigliosi...

Monday, December 25, 2006

cinque anni fa....

... mia mamma era senza capelli, reduce dalla chemio. I regali ce li siamo scambiati alle nove di sera, per la prima volta. Ed io a mezzanotte, unica sveglia in tutta la casa, ero collegata alla rete con un modem, e chattavo con Francesco via icq. Non eravamo ancora insieme, non c'era ancora nulla fra noi.

Ecco a cosa penso ogni anno, da cinque anni, la mezzanotte del 24 dicembre. Ecco il momento dell'anno in cui, in assoluto, mi sento piu' sola. Peggio di capodanno, peggio di san valentino. La mezzzanotte di Natale, il momento in cui ti rendi conto che il miracolo, ancora una volta... non arrivera'.

Dovrei dire buon Natale, vero? Bene, buon Natale. Domani indossero' una volta di piu' la maschera della festa, e staro' bene con i miei nipoti e con i miei cugini. Mia zia riproporra' a tutti la sua sgraziata insalata russa, ed io e mia sorella ci fisseremo, trattenendo le risate, quando per educazione ne assaggeremo un cucchiaio. Quest'anno purtroppo niente galantina, tortellini comprati e niente zuppa inglese... per fortuna almeno avremo il pate', il cappone ripieno e il panettone di luzzara. Mio zio, con la faccia sempre piu' a televisore, mi riempira' come al solito di baci, tirera' qualche battuta acida a mia madre, e trattera' come al solito male i cugini. Luca sara' del suo solito umore malinconico, Andrea ridera' con la zia, i bimbi faranno un gran casino, e mio fratello finira' per tirare uno scapaccione a Giacomo. Fede si vergognera' e si nascondera' dietro a Chiara, la mia mamma lavorera' tutto il tempo, mia sorella raccontera' del prossimo matrimonio ed io...

io osservero' le scene gia vissute, una trentina di volte circa. Magari vi raccontero' qualcosa, magari le sovrapporro' al passato, e le confondero'. Sorridero' della storia che si ripete, ancora una volta, per fortuna.

Friday, December 22, 2006

leggero leggero!!!

ok, dopo essermi ingozzata dalle 7 alle 10, forse leggero non e' il titolo migliore per questo post... ma che volete farci... al panettone non so resistere, e qualche puttanata e' pur necessaria scriverla sul blog ogni tanto... se no va a finire che pensate che sono depressa cronica! ;)

Scherzi a parte, una cosa sono le mie riflessioni, una cosa sono io, e la mia vita. Io non sono tutta qui, tra le troppe parole che uso per raccontare i miei dubbi. E' solo che i pensieri pesanti... ricadono sui fogli, con un tonfo desolante, lasciando un segno... mille segni... mille parole. I pensieri leggeri invece volano via, tranquilli, e raramente arrivano a sfiorare le pagine virtuali di questo blog.

Ma ci sono i pensieri leggeri... ed io talvolta volo via, sprofondata in un morbido piumino, mentre guardo un film stupido di natale con la mia mamma, o forse mentre giro con un sorriso sornione per la citta', cercando regali di natale, e pensando agli occhi blu del tipo che mi ha lasciato il numero di telefono...

driiiiiiiiiiiiiiiin

Ci sono notti troppo lunghe e troppo fredde, che ti risucchiano la vita. Che ti privano del calore.

Perche' davvero Francesco mi risucchia il calore. Perche' davvero mi lascia con le mani fredde, perche' davvero mi ritrovo a tremare. Fisicamente.

La chiaccherata con Francesco non e' stato proprio cio' che avevo previsto, non e' nemmeno stato quello che volevo. Ho parlato, molto di piu' di quanto credessi. Molto di piu' di quanto volessi. Eppure sento una spinta vitale dentro di me ogni tanto, la stessa spinta che ti porta a baciare qualcuno, se ne hai voglia, ecco... si la stessa spinta. Quella che ti incita a fare qualcosa, a ribellarti all'immobilita'.

Quella stessa spinta mi ha portato a parlare a Francesco ieri. E a chiedergli le cose che non avrei dovuto chiedergli... ma le risposte sono sempre le stesse, e con Francesco non si puo' far altro che rimanere impantanati in discorsi senza capo ne' coda, senza un senso e senza una direzione. Perche' senza direzione e' la sua vita, perche' senza senso sono i discorsi che mi fa. Senza senso per me, senza senso quello che dice e come si comporta, senza senso... senza... nessuna coerenza. La sua vita.

Ci sono incubi dai quali ci si deve svegliare. Io sento l'eco della sveglia in lontananza. Almeno, spesso mi pare di sentirlo. Ma tu Franci, tu... ce la farai mai? Ti voglio ancora cosi' bene, che a volte vorrei proprio poterti risvegliare dagli incubi con un bacio, ma so che non sarebbe giusto. La via giusta, ricordi? Le cose ottenute nel modo sbagliato, non servono a nulla.

Il fine non giustifica i mezzi, sono i mezzi a dare il reale valore al premio ottenuto. E scappando dai problemi, imbrogliando se stessi, mentendo a chi ami, forzando le persone, ricattando gli altri... non si ottiene nulla che il cuore di un uomo libero possa amare davvero. Nulla.

Thursday, December 21, 2006

di nuovo a Milano

Sono a casa della Sere, sono rimasta qui a dormire ieri sera. Ora ho aperto la finestra e... ed e' Milano. qualche grado di piu', il sole, le case di ringhiera... ieri sera due passi per via Savona, un aperitivo, due chiacchere... lontana da quella che ormai e' la mia casa, lontana dai mie pensieri. Strano. Strano.

Fino a poco tempo fa tornare a Milano era tornare ai miei pensieri, ora non piu'. Oramai ci sono ricordi, l'eco di una vita ormai finita. Le preoccupazioni sono lontane. Nonostante qui ci sia Francesco. Fra poco esco, vado a bere un caffe' con lui. Beh mi par giusto, in fondo per me Milano e' soprattutto Francesco. Ieri passando per le vie della citta', uscita da certosa, il portello, monte rosa, cassiodoro in lontananza, buonarrotti... via marghera... piazza piemonte, via washington... Tutto rivisto dal finestrino della macchina, attraverso il vetro della memoria. Se c'e' una zona di milano a cui un poco appartengo, e' questa. Una casellina di questa enorme scacchiera, dove le cose sembrano ripetersi tutte uguali, standardizzate per il cittadino medio, quartiere dopo quartiere... eppure incredibilmente diventano tue, e ti affezioni a loro, e anche l'esselunga de tuo quartiere ti sembra quasi diversa da tutte le altre, perche' la conosci. Perche' e' la tua.

Monday, December 18, 2006

Disclaimer

Ogni riferimento a cose o fatti realmente accaduti e' puramente casuale.... ;)

No, a parte gli scherzi l'ultimo post era molto personale, almeno per quanto riguarda il mio senso del pudore. C'e' gente che pubblica qualsiasi cosa, io... filtro molto di solito. E sono stata indecisa se pubblicarlo o meno. Poi ho capito che il vero significato di quello che ho scritto sta nei miei pensieri, nelle mie riflesioni, e non nel gusto stupido del pettegolezzo. Spero che siano interessate a questo le persone che leggono il mio blog... anche perche' altrimenti Novella duemila darebbe molta piu' soddisfazione. Ne sono sicura.

Non e' per esibizionismo che tengo un blog, anche se c'e' gente che non e' capace di vedere altre motivazioni.

baci

Baci.

Di notte, lungo una via buia, per smettere ridendo al rumore dei primi passi.
incoscienti.

Sulla soglia di casa, cercando le chiavi.
giocando.

Appena svegliati, quando la luce fa ancora male.
frastornati.

Senza in fondo capire che senso abbia quell'estraneo - o quasi - nel tuo letto. Magari bello, magari intelligente, magari interessante. Certamente non piu' impossibile. Ma il senso, dov'e'?
Non c'e' senso, meglio non cercarlo.

Perche' forse la vita e' fatta di svolte, non di lunghe e monotone autostrade. Di istanti, non di futuri programmati. Magari la vita e' fatta di atomiche emozioni... e comunque non deve essere fatta di illusioni. Quelle, meglio evitarle.

Magari la vita migliore sta davvero qui. Nel senso che ha lo sbocciare di un fiore. Nel profumo di un bacio.

cose.

Vorrei scrivere un paio di milioni di cose, ma sono stanca. E' stato un bel fine settimana. Il dottorato di bobo, la sua festa... una lunga notte. E il giorno dopo...

da occhiali da sole, a fare tortellini. E la cena di Natale. Dove ho a mala pena spiccicato parola. Ma andava bene cosi', a volte mi sta bene sedermi ed osservare.

Come al solito le cose si capovolgono cosi' in fretta, strano ma... va bene va bene va bene va bene... va bene cosi'.

Thursday, December 14, 2006

tutto quel che ho di te...

.. sono delle promesse non mantenute, che ancora mi bruciano dentro. Sono delle cortesie non richieste, che nascondono solo debolezza, e non amore. Sono le delusioni che hanno lasciato il vuoto.

Ho sbagliato tante volte ormai
che lo so già

che oggi quasi certamente
sto sbagliando su di te
ma una volta in più
che cosa può cambiare
nella vita mia...


Tutto quel che ho di te e' la convinzione che tu sia l'unica persona con la quale avrei potuto dividere la mia vita. E nel contempo l'unica persona con la quale mai piu' riusciro' ad avere un rapporto di fiducia.

"unica" e' una parola cosi' assoluta da avere il gusto del ridicolo. La gente mi prende in giro per questo, ed io mi arrabbio. Forse hanno ragione. Eppure piu' passa il tempo, piu' penso che sia vero. Nessuno riesce a piacermi davvero, perche' il tuo confronto pesa su chiunque. Ma che confronto? In cosa saresti mai migliore di chiunque altro?

Ieri sera scherzando scrivevo su un pezzo di carta, insieme ad Eva, le carateristiche dell'uomo ideale. Te ne mancano un sacco, tra le piu' importanti. L'onesta', prima di tutto. E poi l'equilibrio, il coraggio. La forza di inseguire i propri sogni. L'entusiamo per la vita. Al tuo confronto quasi chiunque e' stato piu' onesto con me, piu' coraggioso, piu' nobile. Sulla carta sei l'ultimo della lista. Eppure... passa il tempo ed io capisco che sei qualcosa di piu', per me, di un elenco di caratteristiche. Eri speciale. Eri il mio amore. Ed ora sei come un meraviglioso abito da sera che e' stato irrimediabilmente macchiato, e non si puo' piu' mettere. Ma senza quello, ti sembra che non valga nemmeno la pena andare alle feste.

Tutto quel che mi rimane e' un ricordo meraviglioso. Tutto quel che mi rimane e' l'ennesima delusione. Tutto quello che mi rimane e' cercare di farti capire che e' meglio un no secco che l'ennesima promessa mancata. Anche se ci vuole piu' coraggio. La delusione non e' non ottenere quello che si vuole, la delusione e' il rendersi conto di essere stati degli stupidi illusi. Ancora, ancora, e mille volte ancora.

luci, macchine, vetrine, strade
tutto quanto si confonde nella mente
la mia ombra si è stancata di seguirmi
il giorno muore lentamente

l'appuntamento[Ornella Vanoni]

Tutto quel che mi rimane e' l'attesa, per poterti dire due parole, che oramai ho anche dimenticato.

Wednesday, December 13, 2006

Chiccolino dove stai?

E se tanto crescerai
Chiccolino che farai?
da una filastrocca per bambini

Ricordo l'ultimo giorno di asilo, ci hanno vestito come dei semini di grano, e ci hanno insegnato una filastrocca con il finale buonista. Eravamo due gruppi, uno rappresentava il contadino, l'altro rappresentava il seme. Ci hanno messo su un palco, e abbiamo recitato tutti in coro la filastrocca.

Io ero tra i semini. Non mi sono mai ricordata la fine della filastrocca, mentre ero sul palco pensavo che muovere le labbra alla fine sarebbe stato sufficiente, tanto gli altri se la ricordavano. E' stato cosi', ma io mi sono sempre bloccata a questa domanda... e da grande che farai?

io? Grande? ma quando mai??? :D

Tuesday, December 12, 2006

basta poco

a volte basta un cappellino rosso per ritrovare un mondo di colore. Anche quando tutto sembra grigio.

Personalmente, nell'ultimo periodo, preferisco delegare agli stivali il ruolo di conosolatori... il paio che ho comprato sabato, in cuoio marroni, sono davvero eccezionali. E non potete immaginarvi la soddisfazione. ;)) Il lato umano del consumismo? Il lato frivolo di me?

Forse, semplicemente, ho scoperto che l'affidabilita' di un paio di scarpe e' mediamente superiore a quella degli uomini. Sto diventando una vecchia zitella, lo so. Solo che sono davero stufa... davvero. Stufa. Degli uomini, non delle scarpe pero'... :D

Monday, December 11, 2006

rudolph


versione moderna.... eheheh....

Bianco

Ci sono giorni in cui non si arriva a vedere la cima delle montagne. Poi, ci sono le giornate come oggi.

In alcune ore il monte bianco e' fatto di luce abbagliante e di ombre azzurre, ed e' solido e maestoso. Personalmente, preferisco le ore del mattino, quando non si distingue altro che il bordo bidimensionale del massiccio, la sua linea aguzza e puntuta. Che attraversa l'orizzonte, e disegna il limite dei sogni.

Saturday, December 09, 2006

stanotte...

.. ho pianto. Ma non veramente, ho pianto in sogno. Ho sognato che ero appena arrivata a Milano, c'erano con me Eva, Emanuele e Maura. Ema ci ha portato ha vedre milano dall'altro, ed io ho pensato che forse nemmeno io mi ero mai resa conto di quanto fosse bella, e di quanto mi mancasse. E ho incominciato a piangere, disperata, e cosi' per tutto il tragitto per andare a casa a Monza. Senza riuscire a spiegare ad Eva perche'.

Arrivata a casa mia ho aperto le finestre, ho visto Manor, e ho capito che era stato solo un sogno. Nel sogno.

Mi sono alzata triste, e un po' arrabbiata con me stessa. Mi sono chiesta come mi potrebbe mancare Ginevra, se me ne andassi. E allora... perche' do sempre valore a quello che ho perso, e non a quello che ho?

Friday, December 08, 2006

occhiali da sole

francamente difficile mantenere un contegno in certe situazioni. Tipo, non sottovalutate la difficolta' di camminare....

Monday, December 04, 2006

argh

non sono stata bene, non sto bene. ho un crollo emotivo verticale, e non so perche'. La serata e' passata lentamente, con una fetta di pizza, una minestrina, noccioline, rhum al cocco e cioccolato svizzero. Si, lo so, e' uno schifo. Lo so. E mi ha preso anche un mal di pancia incredibile.

Ma rientra tutto nel masochismo, in quella strana spirale di autolesionismo in cui entro talvolta, non so nemmeno perche'. Forse perche' mi piace autocompatirmi, o perche' farsi del male e' un po' come ribellarsi?

Che malattia, penserete che sono folle. Ed io, lo penso anche io. A volte i fantasmi nascono dalle ore di sonno perse, o forse salgono su dai piatti sporchi che attendono di essere lavati, o dalle preoccupazioni sul quel lavoro da finire, che non capisci. Forse i fantasmi nascono dalle delusioni, dal sentirsi sola, dalla sensazione di non combinare mai nulla di buono. Dalla sigaretta che ti fuma in bocca, e pensi che in fondo ti fa schifo, ma continui a fumarla. Dal cioccolato che mangi senza entusiasmo. Dal Natale, che per la prima volta nella tua vita non aspetti con ansia. Dal vedere come il tempo accelera intorno a te, da come il mondo corre frenetico, e tu... sei troppo stanca, troppo stanca per stargli dietro. La festa passa, ce ne sara' un'altra, o forse no, in fondo non importa. O no? Meglio sedersi un attimo.

Una cosa per volta.

Per ora, a nanna.

suggerimenti

tra le varie riflessioni che proponi sul tuo blog, i seguenti temi meriterebbero una lunga trattazione:
1. amare sempre o non amare mai,
2. se sia ancora possibile una storia d'amore intensa,
3. eliminare i ricordi per non farsi male.

[email di un amico]


sinceramente non ho una vera e propria passione per i compiti a casa... oltre tutto questi mi sono anche un po' fumosi. Nondimeno mi fa comunque piacere parlarne un attimo, perche' sono argomenti che tratto sempre tra le righe, e forse e' bene chiarire cosa penso davvero.

1- Il primo punto, penso che la questione sia: se si e' amato qualcuno, lo si ama per tutta la vita? Se si ama, si ama per sempre? Personalmente credo di si. E lo credo perche' per me e' stato cosi'... questo pero' per me ha un'imbarazzante risvolto: ci sono persone che stanno con qualcuno per una vita, e non l'hanno mai amato. Io mio malgrado ho passato 5 anni in una condizione del genere, e' fattibile, fattibile.... nemmeno te ne rendi conto. E questo e' stato il grande tradimento della mia vita, un tradimento prima di tutto verso me stessa, verso i miei sogni. E una pesantissima colpa verso la persona con la quale sono stata, a cui volevo davvero bene. Ma che, ho capito poi, non avevo mai davvero amato.

La seconda ricaduta di tale affermazione, o credenza, e' che Franci non mi abbia mai amato. Quando sono stata dall'altra parte della barricata. E qui ritorniamo al ritornello: se mi avesse amato, mi amerebbe ancora. Che dire? La logica sembra essere ferrea. Assumendo il primo punto. E io penso che sia questa l'interpretazione giusta. Questo e' quello che l'esperienza mi dice: l'amore non finisce. Chi afferma che sia finito, sta dicendoti che non e' mai iniziato. Non mi rende felice l'idea, non mi rende felice per nulla. Ma cosa posso farci? Nulla. Questa e' la verita', non ci posso fare nulla.

2- Il secondo punto... beh... si penso che sia possibile amare ancora con la stessa intensita'. Anche per degli "smaliziati" come noi ;), anche per chi crede di aver perduto l'ingenuita' necessaria. Ma forse piu' che un pensiero razionale e giustificabile, questa e' una speranza. E un po'... beh... una fede. Ovvero una speranza capace di cambiare la realta'.

3- eliminare i ricordi? Il mio masochismo mi dice di non farlo. I ricordi sfumeranno da soli, a tempo debito. Per ora non mi impediscono di vivere, almeno non mi pare. E in fondo non mi fanno nemmeno piu' soffrire, perche' guardo al passato con la rassegnazione che si puo' e si deve dedicare a cio' che non si potra' piu' cambiare.

Questa non e' una trattazione approfondita. Ma penso che renda abbastanza chiaro il mio pensiero. E.. se non volete piu' post deprimenti... suggerite argomenti piu' leggeri. :D

Sunday, December 03, 2006

e' tardi

virgola
sono stanca
virgola
la barra spaziatrice funziona male
e
sarei molto piu' saggia se andassi a dormire
punto

Ma la saggezza probabilmente non e' fra le mie molte qualita', quindi fanculo ai buoni propositi, alle idee ordinate, alla vita salutare... quella poi non l'ho mai sopportata, forse e' l'unico motivo per cui fumo ogni tanto. In fondo, mi ha sempre fatto schifo, e mi fa schifo tuttora.

Fanculo al salutismo e alla coca light, fanculo alla casa ordinata e alla conversazione intelligente. Fanculo alle famiglie perfette, ai primi della classe, alla burocrazia, ai timbri alle scadenze, alle persone che non si sporcano mai le unghie - ma come fanno? Fanculo a quello che avrei voluto fare oggi, e non sono riuscita. Fanculo a quella persona che avrei voluto essere, e non sono riuscita.

Oggi ad esempio non avrei voluto essere malinconica. Essere a Berna, in fondo non mi ha fatto tanta impressione, ormai i ricordi con Francesco si sfumano, e i sentimenti tambien. Non e' stata tanto la citta', quanto... a volte mi guardo intorno, e penso a come sono banale quando guardo le cose. Il mondo troppo spesso mi pare cosi'... insipido. O forse lo sono io, ad essere insipida. Disinteressata. Mi guardavo intorno, annoiata per lo piu', e camminando sotto un portico ho visto una figurina attaccata ad un muro. Sulla figurina, di semplice carta bianca, un disegno ben fatto, un omino stilizzato. Graficamente ben studiato. Ho pensato che fosse un simbolo di qualcosa, aveva l'aria di essere un disegno che era stato ripetuto mille volte. E questo... questo mi ha fatto pensare a Franci. Oddio, cercare di spiegare il collgamento logico mi risulta difficile. Vi lascero' lavorare un po' d'inventiva, ma il succo e' questo: Francesco era attento a quello che vedeva. Attraverso ai suoi occhi vedevo un mondo incredibilmente piu' ricco di stimoli, di pensieri, di dettagli. E il mondo mi piaceva di piu' a guardarlo con lui.

Finita la passeggiata a Berna, mi sono chiesta cosa avrei visto, se fossi stata con lui. La Berna natalizia sarebbe stata diversa? Che storie mi avrebbe raccontato? Che cosa avrei notato, che cosa mi sarebbe piaciuto, cosa mi sono persa?

Mi manca sempre quando visito una citta'. E pensare che a lui nemmeno piaceva viaggiare.

Ma e' tardi ormai
virgola
in ogni senso

punto.