Friday, August 29, 2008

marrakech express

Potrei parlare dei colori, degli odori delle spezie, della linea morbida delle dune di sabbia. Potrei parlarvi di Fes e del suo mercato, potrei parlarvi dell'inferno delle concerie, gironi danteschi di colori e di schiavi. Potrei parlarvi dei fumi di marrakech e dell'ondeggiare dei cammelli, potrei parlare del silenzio del deserto, che assorbe ogni tua volonta', soffoca ogni pensiero inutile, assorbe ogni rumore della mente. Potrei parlarvi di un tramonto, il cielo diviso a meta', che e' stato il piu' bello, che il cielo piu' bello del marocco l'ho visto poco fuori milano, fuori milano che faceva caldo come in marocco, fuori milano che ero in treno e me ne tornavo a ginevra.






Ma il bandolo di questa matassa di sensazioni ancora mi sfugge, mi sfuggge l'essenziale. Se sento vibrare i fili dentro di me, se mi sento cambiata... ve lo posso dire, e' vero. Ma il perche' non so dirlo, perche' questa vacanza, in cui in fondo nulla di speciale e' accaduto, mi abbia fatto cambiare.

Eppur (qualcosa) si muove.

Tuesday, August 12, 2008

Irene

Irene ha sette giorni, pesa meno di 4 kg e misura 48 cm.

Non puoi ancora dire nulla di lei, Irene e' in potenza. Anche il colore degli occhi non e' ancora stabile, Irene ancora si sta materializzando in questo mondo. Irene ancora non ha mai sorriso, non e' mai arrivata in ritardo per qualcosa, non si e' mai innamorata e ancora non si e' sentita sola. Irene detta il suo tempo, ancora il mondo le gira intorno. Il mondo di Irene e' piccolo come lei.

Irene e' cosi' lontana, cosi' improbabile, che la cosa che mi ha colpito e' quanto Irene sia perfettamente naturale. Come abbiamo potuto castrare tanto i nostri istinti da dimenticarci di quanto sia naturale?

Mirko mi ha detto che e' ora che anche io faccia un figlio. Io, da brava over-30 in piena crisi (adolescenziale o di mezza eta'???), stavo per mettermi a piangere. Forse una famiglia non l'avro' mai. L'ho realizzato guardando Irene, l'ho sempre dato per scontato e invece... scontato non e'.


E' come scoprire a trent'anni che babbo natale non esiste....


E' difficile rinunciare anche a questo (dopo babbo natale, i draghi e il principe azzurro).

Friday, August 01, 2008

attaccata al passato

staccati, staccati, staccati da me! perche' mi rimani incollato addosso come colla di pesce? e staccati! le connessioni tra i miei neuroni sono forse fatte di malinconia? sono fatte di rimpianti? Perche' questo spreco di risorse? vorrei che nella mia mente ci fosse futuro, speranze, sogni, vita. Non questo moncone morto.

Non posso perdere la mia vita a piangere su un sarcofago vuoto.

sono cosi' stanca di tutto questo passato, appiccicato alla mia pelle, di questa corazza che ogni giono si ispessisce sempre di piu'. E' pesante, da portare dietro, e' pesante ed io sono gia' stanca. Mi irrigidisce, mi blocca, mi affatica. Come posso camminare? come posso volare? come posso tornare a credere?

Ogni giorno mi separa un po' di piu' dal mondo, dalla vita che mi circonda, dalle persone che mi stanno intorno. Mi disconnette dalla realta'.

Voglio uno scrub della memoria.
Voglio brillare.