Thursday, April 24, 2008

ascoltate una canzone.

in sere come queste preferisco non pensarti
mi fa male sapere già solo che esisti
gioco con un filo di una giacca e all'improvviso
tutto si rivela
tutto parla
tutto parla
pura ambra [Joe Barbieri]

Bellissima canzone. Non ho molto da scrivere, tutto sta chiuso dentro, non ho voglia di farlo vedere a nessuno, non ho voglia che leggiate i miei pensieri. Sono troppi, sono troppo forti, sono... sono troppo MIEI. Stasera sono sola, ascolto B-side, e coccolo tutti i miei pensieri. Anche quelli blu.

Monday, April 07, 2008

PS

mi piaceva....

perseverare.

La prima volta usciamo, poi mi scarica, dicendo che in questo periodo "e' in fuga". Ma 'ndo vai... Poi mi richiama. Usciamo di nuovo. E due giorni dopo mi dice che e' meglio non continuare a vedersi, perche' non si sa come... e' "mancata la magia". Sim sala bim. Poi mi richiama. Si, ci esco di nuovo, si, sono cogliona. Serata splendida. Poi non si fa sentire piu' per 10 gg.

In effetti, avevo capito di che morte dovevo morire. Potevo anche sistemare la cosa via mail, ma in fondo, come puoi credere a qualcosa di scritto? A una serie di piccole lettere nervose battute ad anni luce da te, dalla vita reale? Le lettere non ti guardano negli occhi, si presentano di profilo, vanitose, per mostrare ogni loro curva, ogni ricciolo, ogni gambetta tesa. Ti ingannano. Gli occhi non sanno farlo.

Alla fine gli chiedo di vederci, usciamo a cena, e mi dice che "ha reincontrato la sua ex per strada (!!!!!!!!) e si sono rimessi insieme". Certo, a chi non capita, d'altra parte probabilmente si erano lasciati giusto perche' si sono persi di vista in stazione. Vabbeh.

Sono andata a casa, ho aperto una bottiglia di vino, ho preso un biscotto della fortuna. L'ho aperto. E ho scoperto... che l'avevano capito perfino i miei biscotti, prima di me. Ecco cosa diceva il bigliettino:

"Do not repeat the same error again and again"

Ho finito la bottiglia.

Thursday, April 03, 2008

A baiuca

sono a letto, di fianco a me c'e' un cartoncino. E' un biglietto semplice, fatto con qualche vecchio editor di testo, quasi artigianale, quasi wordart. Sei righe, sei font diversi: un pugno in un occhio, ma rende l'idea. Ci sono disegnate una chitarra e una specie di mandolino, e' scritto in portoghese. Sponsorizza un ristorantino dell'alfama, in cui ero andata a sentire cantare fado. Ti dice il nome, l'indirizzo, promette cucina tradizionale e buon vino.

A me, a me cosa dice questo biglietto?

Viene da lisbona, viene da quasi un anno fa, viene da un mare di emozioni fa. Era inizio Giugno, ero innamorata. Ora e' l'una di notte, e io sto a guardarlo. Ormai e' blu.

Domani lo regalo.