Tuesday, October 31, 2006

e' l'una di notte.

ho 30 anni. e non ho voglia di andare a dormire.
non sento nulla, e' normale? sono ancora normale, e' normale? sono cresciuta?

no. ancora il mio squallido metro e sessanta.

Sunday, October 29, 2006

i due liocorni

Ci son due coccodrilli
ed un orangotango
due piccoli serpenti, un'aquila reale
il gatto, il topo, l'elefante
non manca più nessuno:
solo non si vedono i due liocorni

Un dì Noè nella foresta andò
e tutti gli animali volle intorno a sè:
"Il Signore arrabbiato il diluvio manderà...
la colpa non è vostra, io vi salverò".

Ci son due coccodrilli
ed un orangotango
due piccoli serpenti, un'aquila reale
il gatto, il topo, l'elefante
non manca più nessuno:
solo non si vedono i due liocorni

E mentre salivano gli animali
Noè vide nel cielo un grosso nuvolone
e goccia dopo goccia a piover cominciò:
"Non posso più aspettare: l'arca chiuderò".

Ci son due coccodrilli
ed un orangotango
due piccoli serpenti, un'aquila reale
il gatto, il topo, l'elefante
non manca più nessuno:
solo non si vedono i due liocorni

E mentre continuava a salire il mare
e l'arca era lontana con tutti gli animali
Noé non pensò più a chi dimenticò:
da allora più nessuno vide i due liocorni.


quella che vedete qui sotto e' una versione un po' trash... :D

Saturday, October 28, 2006

30 anni.

quasi 30 anni: non ci si dovrebbe ubriacare. non ci si trovebbe trovare davanti a un cesso alle 3 di notte a vomitare. non si dovrebbe passare il sabato pomeriggio con il mal di testa. E soprattutto, non ci si dovrebbe fare un aperitivo a base di vino con le amiche alle 6 del pomeriggio!!!!!

30 anni. fra 3 giorni. Davvero? Sono davvero gia' cosi' grande?

io

ci sono persone trascinate da un sano senso di sopravvivenza. Il loro e' un ego che si alza sul tavolo e urla "IO!!!"

Il mio ego prende il biglietto, si mette in coda, e quando e' il suo turno chiede, tutto timido: "io?"

Friday, October 27, 2006

zapping

cloni di pippo baudo che fanno gli sgargianti in tv, ragazzini che si sgolano sotto i riflettori, il solito pubblico di caproni. Ti chiedi come mai non usino piu' gli applausi e le risate preregistrate. Forse perche' l'ammaestramento ha raggiunto un livello sufficiente.

Marylin in longuette nera sculetta in un vecchio film su telemontecarlo, la clerici su raiuno cerca di essere credibile anche se vestita da bomboniera rosa, giovani brillanti risolvono omicidi a los angeles. Con quella nota di tensione che ti mette una sana ansia cittadina in corpo. Ma come fanno, lavorando anche la notte, a trovare il tempo per passare dall'estetista? E perche' a tavola non stanno mai zitti un minuto? Perche' hanno sempre la risposta pronta, e hanno tutti la cultura di piero angela? Belli come pupe, intelligenti come secchioni. Che pena!

Oh mamma il negrone su mtv con viso di cristo in bassorilievo dorato sulla maglietta e' davvero la goccia che fa traboccare il vaso. O travasare il vaso, come diceva quella bestia del mio professore di filosofia.

Forse ' ora di uscire, questa atmosfera artificiale crea assuefazione nelle notti autunnali. E mi piace quasi guardare quel pirla vestito da donna che balla sotto i riflettori arancioni.

Wednesday, October 25, 2006

altra ipotesi.

e se invece fosse stata solo paura?
paura di che?
paura della realta'. Paura di non essere all'altezza. Paura che la realta' non sia all'altezza dei tuoi sogni. Paura di rimanere deluso, paura di vivere, paura che non ti fa vivere.

Paura di farti male. Paura che qualcuno possa avvicinarsi tanto da colpire il tuo cuore.

C'e' un angolino dentro di noi dove non siamo corazzati, dove siamo ancora bambini, dove non ci sono formalita' e ipocrisie del mondo adulto. Un angolino di noi dove non abbiamo paura dei sentimenti, e abbiamo ancora voglia di innamorarci. Voglia di credere nei sogni, e vogliamo rincorrerli. Un angolino di verita'. Dove non siamo schermati, non siamo diffidenti, e quando parliamo con le persone le stiamo ad ascoltare. E quando loro ci parlano, ci sentiamo capiti. E l'amicizia non e' lotta, ma voglia di stare insieme, e di volersi bene, di scoprire insieme la vita e le idee. E l'amore non e' inganno, non ci sono giochetti e sotterfugi, ma e' puro colore. Pura magia. Un angolino caldo. Dove bere una cioccolata con panna quando nevica. Dove puoi tenere per mano chi ami. Dove ridi di gioia, e l'ironia non esiste. Un angolo in cui sei davvero te stesso, e non hai bisogno di difenderti, di apparire, di dimostrare nulla a nessuno.

Casa.

Fare entrare qualcuno in quell'angolino? Troppo pericoloso. Troppa, troppa paura mi soffoca.

Ma stare bene da soli e' una magra consolazione.

Tuesday, October 24, 2006

primo giorno di scuola

di nuovo! elementari, medie, superiori, universita'. Ed ora il dottorato! Finira' mai? O le cose sono destinate a ripetersi all'infinito?

E non ho nemmeno portato la mela alla maestra - che poi sarebbe Tatiana!!! :D

Monday, October 23, 2006

perche' il soldato se ne e' andato all'ultimo momento?

Una volta un re fece una festa e c'erano le principesse più belle del regno. Basta. Ma un soldato che faceva la guardia vide passare la figlia del re. Era la più bella di tutte e se ne innamorò subito. Ma... ma che poteva fare un povero soldato a paragone colla figlia del re! Basta! Finalmente, un giorno riuscì a incontrarla e ci disse che non poteva più vivere senza di lei. La principessa fu accussi' impressionata del suo forte sentimento che ci disse al soldato:
"Se saprai aspettare cento giorni e cento notti sotto il mio balcone, alla fine, io sarò tua!"
Minchia! subito il soldato se ne andò là e aspettò. Un giorno, e due giorni e dieci e poi venti e ogni sera la principessa controllava dalla finestra ma quello non si muoveva mai. Con la pioggia, con il vento, colla neve era sempre là. Gli uccelli ci cacavano in testa e le api se lo mangiavano vivo ma lui non si muoveva. Dopo novanta notti era diventato tutto secco, bianco e ci scendevano le lacrime dagli occhi e non poteva trattenerle ché non aveva più la forza manco per dormire... mentre la principessa sempre che lo guardava. E arrivati alla novantanovesima notte il soldato si alzò, si prese la sedia e se ne andò via.

Alfredo [Nuovo cinema paradiso]

io penso di averlo capito.

paradiso

 

Sunday, October 22, 2006

Lèggere - o leggère...

"Sì, ma a quale dei miei impegni rubare
quest'ora di lettura quotidiana
Agli amici? Alla tivù? Agli spostamenti?
Alle serate in famiglia? Ai compiti?
Dove trovare il tempo per leggere?
Grave problema. Che non esiste.
Nel momento in cui mi pongo il problema del tempo per leggere,
vuol dire che quel che manca è la voglia.
Poiché, a ben vedere,
nessuno ha mai tempo per leggere.
Né i piccoli, né gli adolescenti, né i grandi.
La vita è un perenne ostacolo alla lettura.
"Leggere? Vorrei tanto, ma il lavoro, i bambini, la casa,
non ho più tempo…"
"Come la invidio, lei, che ha tempo per leggere!"
Il tempo per leggere è sempre tempo rubato.
Rubato a cosa? Diciamo, al dovere di vivere.
Il tempo per leggere,
come il tempo per amare,
dilata il tempo per vivere."


Daniel Pennac [Come un Romanzo]

Saturday, October 21, 2006

Blu

Ci sono notti con la luna
Che non vuoi dormire
E ti va di scrivere e pensare
L'orologio gira lento
Dentro questa stanza
L'alba prima o poi dovrà arrivare
E sto bene con me stessa
Perché colpe io non ne ho

Syria [Sei tu]

sara' l'inverno che arriva, la citta' illuminata, la quiete della casa. Sara' l'aria fredda, le vetrine che scintillano, il ricordo di Milano. Il ricordo di come mi sorridevi.

La verita' e' che a volte mi manchi proprio. E non mi manca... "qualcuno". Non mi sento sola, e non mi sento triste. Ma talvolta all'improvviso mi ricordo di te, ed e' un ricordo dolce. E incredibilmente, la prima cosa che sento quando penso a te e'... e' difficile da spiegare. Serenita', una dolce pace. Conforto. Il tuo pensiero in qualche modo mi fa stare bene. Come il pensiero dell'infanzia, come il pensiero dei regali di natale che ti aspettano sotto l'albero, o della buccia del mandarino messa a seccare sul calorifero. L'idea di te mi fa sentire al caldo. Mi manchi. E non mi manca quello che eri per me. Non mi manchi in relazione al nostro amore. Mi manchi tu, punto. I tuoi difetti, i tuoi occhi, il tuo umorismo un po' terribile, i tuoi modi di dire, le tue espressioni, il tuo modo di parlare. Il tuo modo di andare in motorino. I tuoi gesti impacciati e la gioia nei tuoi occhi quando mi baciavi per la strada. Incredibile quanto mi manchi. Incredibile che mi manchi ancora.

A volte davvero mi chiedo se mi mancherai sempre. Mi chiedo davvero se mai mi arrendero' a pensare che non mi ami piu'. Il problema e' che... Accettare che non mi ami piu' per me e' equivalente ad accettare che tu mi abbia mai amato. Perche' quello che provavo io per te... beh, non e' sufficiente il tempo che passa. Non e' sufficiente conoscere persone interessanti. Non e' sufficiente stare bene con se stessi, non basta avere tanti amici, non basta avere delle passioni.

Ma questo l'ho gia' scoperto un anno fa. Men che meno sarebbero state sufficienti le moine del primo stronzetto che passava. Se tu mi avessi amato come ti amavo, non mi avresti tradito, non mi avresti mentito, non mi avresti umiliato come hai fatto, giusto? Non ne saresti stato punto capace. Se tu mi avessi amato, non ti sarebbe passato per un po' di distanza, giusto? Se tu mi avessi amato, non ti basterebbe un po' di tempo per smettere, giusto? Se tu mi avessi mai amato, mi ameresti ancora. Quindi. Non mi hai amato. Mai. Giusto? Equazione impeccabile. mille volte ho cercato l'errore, ma e' giusta. Semplice, crudele. Giusta.

Giusto un paio di cazzi, c'e' tutto tranne che giustizia in questo mondo. Giusto sarebbe stato averti con me. Giusto sarebbe stato essere amata come io ti amavo. Giusto sarebbe stato crescere i nostri figli. Giusto sarebbe stato cercare di cambiare il mondo, giusto sarebbe stato creare la nostra oasi, e il nostro futuro meraviglioso.

O almeno, ALMENO, giusto sarebbe stato sapere che avevi trovato la tua felicita'.

Hai fatto della nostra storia cenere al vento. Hai fatto della mia sofferenza spazzatura, come le migliaia di cleanex che mi hanno fatto compagnia quando piangevo per te. Hai fatto del mio entusiasmo disilluzione e cinismo. Hai fatto di me un'altra persona.

Forse l'amore e' una cartuccia che puoi giocarti una volta sola. Io l'ho persa con te. E tu con chi l'hai persa? Con Lisa? Con Daniela? Di certo non con me. O forse non conosci l'amore, non te la sei ancora giocata. Forse pensi di sapere gia' tutto, quando invece non sai ancora nulla. Forse l'amore ti pare un gioco da imbecilli, forse quasi ti rattristi, a pensare che tu sei troppo intelligente per poterlo provare. Forse e' da questo che arriva la tua passiva tristezza, dal non aver la forza di credere. Povero Franci. Io mi illudevo che la forza ce la saremmo data a vicenda, ma tu non ce l'hai fatta.

Forse hai ragione tu, chissa'. Io si, la mia cartuccia me la sono sparata. Accidenti! E l'ho persa. L'ho persa e non riesco nemmeno a dispiacermene, perche' ormai tutta questa faccenda dell'amore mi pare solo una cosa per stupidi ingenui. Anche a me. Rimane la possibilita' di qualcuno con cui stare bene, divertirsi, affezionarsi. Ma l'amore e' altro. Rimane la possibilita di vivere qualcosa di bello. Rimane la possibilita' di essere felici e soddisfatti. Ma la magia? Dov'e'? Rimane il tuo ricordo, che brilla nelle mie notti, quando ancora ti sogno. Che brilla della dolce ingenuita' che ormai ho perduto. Che brilla di significato.

Che perde briciole di magia.

Chicche del venerdi' notte

"Belin io con il bicarbonato ci sballo!"
Marco [inizio serata]



"harley... harlem.. davidson?..."

Marco [Meta' serata]

"ci sono 4 persone che devono andare al di la del fiume, hanno una sola lanterna e possono attraversare il ponte in massimo a due alla votla. per attraversare hanno per forza bisogno della lanterna. LE 4 persone hanno 4 tempi di percorrenza diversi: rispettivamente 10, 5, 2 ed 1 minuto. Quando due persone con tempi di percorrenza diversi attraversano il ponte, il tempo maggiore dei due va considerato. qual'e' il tempo minimo?"
Cecilia [e qui la serata e' finita...]

Friday, October 20, 2006

"Lo siento..."

divertente come il barbetta con cui ho ballato oggi abbia tentato di consolarmi per la mia inettitudine nel ballare, con faccina tra il compassionevole e lo schifato, mentre gli si leggeva in faccia quello che pensava: "vai a prendere lezioni, vai..."

Bilancio della serata: come antipasto uno svizzero per meta' austriaco (o australiano? non son sicura di aver capito!) con il quale ho ballato una bachatina tranquilla... il piatto forte e' stato un 35enne mezzo maniaco - ma simpatico - con il quale ho ballato 2 canzoni di salsa.. in modo un po' troppo "cheek to cheek" (e non solo) per i miei gusti... sono passata quindi al barbetta biondo che mi ha tirato una gomitata in faccia mentre ballavamo, e alla fine mi ha anche detto "tu n'etais pas trop mal..."... e infine - come dessert? ;) - un ventenne molto carino che mi ha chiesto di ballare, ed io ormai demotivata ho pure rifiutato...

Complimentoni Valentina! Tutto cio' mi ha provocato un'intensa depressione, ed allora ho deciso che mezzanotte era un orario piu' che dignitoso per fare finta di essere stanca. A LETTO!!!!

PS: pero' sono molto contenta di essere uscita con ana, e' proprio una ragazza deliziosa.

Thursday, October 19, 2006

VERME SCHIFOSO!

e per una volta tanto non sto pensando a uomini deludenti....


... ma a una sorpresa bollita trovata nei broccoli di manora.

dico solo che mi veniva troppo da vomitare....

Wednesday, October 18, 2006

pensieri... in rima!

e' stata una serata lunga, ho fatto la mia quarta lezione di salsa, e poi sono andata a ballare... la solita vita, e' vero, ma in fondo non mi lamento. poi ho trovato anche la mia vena poetica oggi....e' tutto il giorno che parlo in rima, anzi... vi saluto con una poesiola idiota che compongo al momento giusto giusto per voi:

nella notte silenziosa
uno schermo e' ancora acceso
chi lavora senza posa?
valentina, ben inteso!

tutta intenta nel cercare
le parole piu' appropriate
per potere raccontare
agli amici le cazzate:

ciccio? scarpe esagerate!
una cena con gli amici...
poi a ballar qualche canzone

novita' non vi aspettate!
basta poco a esser felici.
ora a nanna, un bel bacione

(minchia che sonetto!!! eheheheheheh... no non sono ubriaca... e' una storia lunga... ma ora sono troppo stanca.... notte)

adorabili bugie

"volverás desde tu infierno
con el rabo entre los cuernos
implorando una vez más
pero para ese entonces
yo estaré un millón de noches
lejos de esta enorme ciudad
lejos de ti
el mundo ya me da igual"

Shakira [Si te vas]

Sono le canzoni che ti viene voglia di ascoltare quando vuoi sentirti forte, un po' alla "I will survive"... in cui ti piacerebbe un po' credere, ma che in realta' ti piacciono tanto perche' ti senti sola. La verita' e' che di persone speciali ne incontri poche nella vita, ed e' difficile dimenticarle, anche quando per dimenticare loro sei disposto a dimenticare te stesso, e ti lasci andare alla deriva nelle lunghe luminose notti di questa "enorme ciudad". Senza contare che Ginevra non e' nemmeno enorme, e puo' risultare complesso perdersi in un posto dove al massimo sei a dieci minuti dal centro...
 

Sunday, October 15, 2006

Cronache del quarto Regno

"Il profeta una volta scrisse a sua nipote Evangeline, una ragazza di appena dodici anni. Disse che i nostri genitori ci danno delle corazze di protezione da indossare, e che a mano a mano che diventiamo grandi decidiamo autonomamente se indossarle o meno. Ma quando si diventa adulti, i pezzi che compongono l'armatura non combaciano piu' fra loro e non possono piu' proteggerci completamente"
"Maya e' protetta benissimo"
"Si. Ma sotto la corazza e' uguale a noi. Siamo tutti uguali."

Vicky-Gabriel [Il Viaggiatore, di J.T.Hawks]
Un bel libro. Una tazza di the affumicato. Musica blues, un paio di mandarini, una coperta sul divano. La casa in ordine. Basta poco per rendere perfetta una domenica sera.

Gnocchi


Non mi mettero' a filosofare, mi limito a dare le cifre: 5 chili di patate e piu' di un chilo e mezzo di farina. 10 persone. 3 condimenti diversi: burro e salvia, gorgonzola e pomodoro-pesto. E li abbiamo fatti fuori quasi tutti...

Le cifre parlano da sole. Non vi pare? E lo sapete che cosa dicono? Che gli gnocchi erano eccezionali :)

Tutte le volte che penso agli gnocchi penso alla nonna Giudi. Penso al fatto che sin da piccola sono stati il mio piatto preferito, che mio nonno Cechin mi diceva che mi avrebbero portato alla fiera dove eleggevano "il Re dello Gnocco" e io avrei sicuramente vinto. Penso che i suoi gnocchi erano i piu' buoni del mondo, e che non me ne saziavo mai, nonostante lei sostenesse ogni volta che non fossero perfetti... troppo duri, troppo molli, le patate, la farina, poco salati, troppo salati... secondo me erano sempre eccezionali. Burro e grana, nulla piu'. Penso che me li cucinava ogni mercoldi' tornata da scuola. E che ogni mercoldi' mi apriva la porta di casa, con ancora il grembiule sporco di farina addosso, e mi diceva "Cocca mi dispiace quest'oggi proprio non ho avuto tempo di prepararli..". Allora io facevo finta di rimanerci un po' male, di crederle, ma correvo subito in cucina per avere la conferma che fossero li ad aspettarmi, i miei amati gnocchi. E mia nonna dietro di me rideva, si puliva le mani sul grembiule e, sulla porta della cucina, mi chiedeva se quella volta ci avessi o meno creduto. Gli gnocchi, inutile dirlo, c'erano sempre. Una picccola sicurezza nella mia esistenza. :)

Fare gli gnocchi e offrirli ai miei amici e' il modo piu' bello che ho per sentirmi nipote di mia nonna. E ricordarla.

Friday, October 13, 2006

La colonna sonora della mia vita.

There’s a fine line between
Living a lie and feeling alive
There are times that I've been
Looking from the outside in
And here I go again
Falling behind losing my mind
I'm pretending it’s alright
Less than Jake [Listening to the soundtrack of my life]

C'e' sempre musica, sempre rumore, sempre parole. Ti accompagnano dallo strillare fuori dall'utero fino al piangere sul capezzale. Il rumore dei pensieri che ti ronzano ossessivi in testa, la melodia dell'amore, il suono ovattato dei sogni che non ti abbandonano mai. I sighiozzi del pianto. Le parole delle promesse non mantenute.

Il mio mac e' sempre acceso, e la musica continua ininterrotta.

Forse quello che mi manca e' un po' di silenzio.

notturno

lo so che una ragazza dovrebbe evitarlo, ma mi piace camminare da sola di notte per la citta'. Al ritmo dei tuoi tacchi sul marciapiede rimbombano anche i pensieri. Tutto e' scandito da un tempo che tu decidi, il concetto di fretta perde ogni significato. E i pensieri sono freddi e puliti come l'aria della notte.

Il tempo che rubi alla notte e' regalato, e' tutto per te. Il tempo che rubi alla notte e' fuori dal tempo stesso, non e' programmato, non e' dettato dalle esigenze, non e'impregnato di quell'ansia di fare che riempie le ore sotto il sole. E' tempo rubato, e' tempo gratuito, e' tempo che puoi perdere come ti pare. Camminando nella citta' vuota. Fumando una sigaretta alla finestra. Ballando la salsa con uno sconosciuto. Ascoltando il tuo rubinetto che perde. Scrivendo un blog.

Tutto per te.

Thursday, October 12, 2006

sonno

con ema si parlava dei sintomi della carenza di sonno, da un articolo sul corriere. Uno di questi e' il tempo che una persona impiega per addormendarsi una volta che, a luce spenta, appoggia la testa sul cuscino.


l'articolo soteneva che se impieghi meno di una decina di minuti a prendere sonno, probabilmente sei una dellle tante persone che soffre di carenza di sonno. Beh... io penso di metterci meno di 30 secondi. Certo, dipende anche dal cuscino... ;)

PS: L'articolo diceva inoltre che in assoluto l'indice peggiore e' il preferire un sonnellino al sesso. Su questo non posso disquisire molto in questo momento, ma incomincio ad evere dubbi anche a questo proposito... ;))))

secondo ricordo - ricordo felice

eccomi al secondo ricordo del week end. Questo e' un po' meno malinconico del primo, potete tirare un sospiro di sollievo. Questo ricordo e' legato al mercato... e io, da brava libertaria, amo il mercato. In tutte le sue fome. ma in particolare... nella sua forma culinaria ;)


Bancarelle di spezie, di marzapane, di caramelle. Liquirizie, confetti, gomme colorate. Bancarelle che vendono strudel, bretzel, porchetta, salsiccie, hot dog, pane pugliese, funghi, crepes. Mini crepes. E ancora gauffres, cantucci, cioccolato belga, salamini, tome, provole, cacciatorini. Funghi secchi, verdure sottolio, conserve, marmellate. Zucchero filato.

Una gioia. Il cibo e' l'espressione della gioia nel mondo fisico. Cucinare e' l'atto creativo, umano e edonistico per eccellenza. Avete mai visto una scimmia fare gli gnocchi?

Avevo un ragazzo che sosteneva che ci si dovrebbe nutrire semplicemente frullando tutti gli ingredienti necessari al buon funzionamento del corpo, perche' tanto nello stomaco si mischia tutto. Certo, razionalmente la cosa fila. Oltre tutto, ci si potrebbe chiedere perche', una volta riconosciuto la funzione evoluzionistica del piacere (legata al gusto, al mangiare, come al sesso o allo stare al calduccio), la mente umana non possa farne a meno, e passare direttamente a soddisfare le proprie necessita' senza perdere troppo tempo ed energie. Perche'?

Beh, perche' e' bello. E senza la ricerca del bello, un uomo non sarebbe diverso da un animale. o peggio, da una macchina.

Wednesday, October 11, 2006

Mooooooooolto male!

eh no che la sindome premestruale non puo' mica durare una settimana!!!! anche perche' se ogni mese devo farmi una settimana intera in cui, afflitta da fame nervosa, ingrasso di tre chili, entro natale non avro' bisogno di cuscini per travestirmi da Babbo Natale!!!!!

(della barba finta ancora ne ho bisogno pero'... ehehehe ;) )

Resoconto degli spuntini di oggi: 2 carote, un cioccolatino, un confetto, un mandarino, due fette biscottate, altre 3 carote, una mela. Forse dovrei riconsiderare il mio rapporto con il cibo.

Vale. Babba. Natale.

PS: altri 3 confetti e un cioccolatino...

intolleranza...

...all'intolleranza. Alla rigidita' degli adolescenti che non vogliono crescere. Alla saccenza, al semplicismo, alla banalizzazione di comodo delle situazioni. Alla vigliaccheria. All'egoismo. Al menefreghismo verso gli altri.

Intolleranza all'arroganza.

Talvolta anche io sono cosi'. Superficiale ed egoista. Talvolta forse e' perfino necessario. Pero' sono i momenti in cui in fondo mi giudico una merda.

Una volta ho letto che l'empatia e' un indice di intelligenza... Beh, non ci credo troppo, ma mi piacerebbe fosse cosi'.

Tuesday, October 10, 2006

primo ricordo - ricordo dolce

Strana la sensazione che ti lasciano gli anziani. Sono quegli argomenti di cui un po' si finge di non essere consapevoli nella vita di tutti giorni. Eppure sono li, che ti guardano, e nei loro occhi si specchia la tua fragilita' intrinseca. E le tue paure.


Sono andata a trovare mia nonna, la vedo di rado oramai. L'ho trovata... piccola. un mucchiettino di ossa fragili in una vestaglietta rosa. Gli occhi azzurri come sempre, piu' grandi ormai tra le guance incavate, e sicuramente meno vivaci di come li ricordo da bambina. Non e' piu' la donna forte che mi teneva sulle ginocchia e cantava, non mi racconta piu' le storie dei passerotti che vanno all'osc. Non e' la nonna assente, e ingiusta, e prepotente, che preferiva mia cugina a mia sorella, e mia zia a mio padre. Non e' la nonna dolce che mi faceva giocare a san grato fuori dal salettino, non e' la donna brillante che si ricordava di tutto e di tutti, che riusciva a intrattenere un salotto di persone con aneddoti e pettegolezzi. Non e' piu' la nonna che piange ogni cinque minuti, non si lamenta nemmeno piu'. Non ci fa piu' impazzire facendo scenate o disubbidendo. Non e' nemmeno piu' la vecchia insopportabile che faceva impazzire tutte le donne di servizio, povere donne che non resistevano un mese con lei che le insultava.

Che cosa e' rimasto di lei?

Guardo i suoi occhioni persi nel nulla, mi chiedo cosa si ricorda, se davvero la sua identita' e' menomanta da un cervello in cui le sinapsi non funzionano piu' bene, se e' ancora lei o solo un'ombra di quello che e' stata, oscurata da medicinali, infermiere, coperte di case di cura. Mi chiedo cosa pensa della sua vita, che e' fuggita via. Mi chiedo se se ne rende ancora conto, e se i suoi occhi sono tristi o solo incoscienti. Mi chiedo come ti senti quando tutto quello che pensi sia eterno finisce, e rimani da sola, a guardare un mondo in cui tu, in fondo, non centri proprio piu' nulla.

Monday, October 09, 2006

ritornata

sono sempre cosi' incredibilmente lunghi i miei week end in italia. Cosi' densi.

Vi raccontero', con calma. Ora ritorno ai miei studi...

Friday, October 06, 2006

vado

alle 3 ho il treno per Milano, buon week end a tutti.

a ognuno il suo?

"verti me alio vidique sub sole
nec velocium esse cursum
nec fortium bellum
nec sapientium panem
nec doctorum divitias
nec artificum gratiam
sed tempus casumque in omnibus
"

La Bibbia [Ecclesiaste 9:11]
 
Ovvero: "Ho visto anche sotto il sole che non è degli agili la corsa, né dei forti la guerra e neppure dei sapienti il pane e degli accorti la ricchezza e nemmeno degli intelligenti il favore, perché il tempo e il caso raggiungono tutti."

Il concetto di giustizia, purtroppo, non fa parte del mondo reale, ma solo della mente degli uomini.

Thursday, October 05, 2006

che vita di merda

puo' venire un attacco di depressione? intendo, come un attacco di tosse, da non farti respirare, uguale, ma di depressione. funziona cosi'? A crisi, come l'asma? fino a un minuto prima stai bene, e poi scoppi a piangere sul divano? che cosa succede, perche'?

Vorrei avere una gomma per cancellare tutto. Tutto. Vorrei che fosse facile come cancellare delle stupidaggini scritte su un blog.

autunno

Where are the songs of Spring? Ay, where are they?
Think not of them, thou hast thy music too

John Keats [to Autumn]


fa freddo, i primi cappotti camminano nella via sotto casa. Il mio basilico e' giallo, il riscaldamento e' acceso. E l'aria e' pulita.

Wednesday, October 04, 2006

controllo e ossessione

Ogni tanto ti senti del tutto impotente rispetto alle cose che succedono intorno a te. Mi ricordo negli ultimi tempi con Franci, quando pensavo che mi tradisse, e vedevo che le cose precipitavano fra noi.. per quanto tentassi, a mio modo, di risolvere le cose, non riuscivo mai a cambiare la situazione. Agissi o no, le cose succedevano indipendentemente da me. E la situazione era talmente frustrante... renderti conto che qualcun altro ha letteralmente in mano la tua vita, ha il potere di farti stare bene o male, e tu... sei invisibile. Banalmente, non interagisci, qualsiasi cosa tu faccia, non sortisce alcun effetto, positivo o negativo che sia. Non conti nulla.

E' come essere legati al sedile di una macchina che precipita. Ha del grottesco. Sei come al cinema, non puoi fare altro che guardare attraverso un finestrino. E' la tua vita, e tu non conti nulla, le tue azioni sono ininfluenti. Il film continua anche se tu chiudi gli occhi, anche se vuoi in ogni modo opporti, anche se tu... disperatamente desideri il lieto fine.

Impotenza. E' come urlare e non emettere alcun suono, come cercare di correre e non riuscire a muoversi. Come fare da spettatore della propria esistenza.

Questo e' il rischio di mettere la propria felicita' in mano a qualcunaltro. Il fatto e' che tu non puoi decidere per la vita degli altri, non puoi controllare il cervello o i sentimenti di chi ti sta vicino. Se affidi ogni tua gioia a qualcunaltro... beh, ci sara' sempre la possibilita' che quest'altra persona si allontani da te. Ne ha il diritto, ne ha anche il dovere. Ognuno ha il diritto di ricercare la propria felicita' dove meglio crede. E' l'unica missione che abbia un senso nella vita, la ricerca della felicita'. Eppure. Eppure, se questa persona si allontana, tu perdi tutto.

E' ingiusto? no, e' stupido, non ingiusto. E' stupido dipendere da qualcunaltro, e' stupido credere che l'amore sia eterno, e' stupido illudersi che le cose non cambieranno mai.

E in tal caso, e' salutare perdere tutto. O almeno, per me e' stato indubbiamente salutare.

In questi frangenti, quando perdi del tutto il controllo, nascono le ossessioni. L'ossessione che ti fa ripetere mille volte un piccolo gesto, che ti fa controllare la mail ogni cinque secondi, l'ossessione che brucia le tue energie mentali, che le riduce in fumo e non ti permette di costruire nulla.

L'ossessione che tiene per un poco a bada le tue paure, che ti illude per un attimo di aver ripreso il controllo, che ti da solo un minuto di respiro, ma in cambio ti rende sempre piu' dipendente dal rituale.

Voi che fate? Pulite casa, lucidate l'argenteria? Fumate? Mangiate cicche? Controllate il vostro peso, contate le calorie che ingerite? Andate a correre, guardate la posta, mangiate, rileggete vecchi messaggini al cellulare? Controllate gli accessi in auletta, o la webcam, ad esempio? Risentite milioni di volte una canzone che parla di come vorreste essere e invece non siete? tipo... non so ad esempio.. I will survive? ;)

Io sono arrivata a farmi cancellare l'utente a fisica, per smettere di guardare se francesco era o meno in universita', e per non guardare piu' la posta. lo facevo... penso ogni minuto. Ogni fottuto maledetto minuto della mia vita, per giorni e giorni. Ed arrivavo a stupirmi, quando lontana da un pc, riuscivo a non pensare a Francesco per una mezzoretta.

In fondo le ossessioni ti rendono piu' umano, credo. Le debolezze rendono umani, sono qualcosa che ti fa capire che puoi migliorarti, che puoi crescere e superare te stesso, andare ancora un pochino piu' in la. Ma si, evviva l'ossessione! In fondo la adoro. Quella quiete che segue all'averla ripetuta l'ennesima volta. La pace che riesce a darti solo lei. L'illusione per un attimo di avere tutto sotto controllo, di vivere in un mondo che si ripete, di vivere in un mondo con delle certezze. La tua piccola pena quotidiana autoinflitta. Pero' questa volta, questa volta scelta solo da te.

La tua amica ossessione. :)

stronzi!

"lo sapevo..."
Casco Nero [Balle Spaziali]


Le persone talvolta, rispetto ad alcune cose, si dividono nettamente in due categorie distinte, in due insiemi disgiunti, la cui intersezione e' l'insieme vuoto (cosmico). Il mondo e' spaccato a meta' da certe questioni, e con un taglio ben netto, come di miracle blade serie perfetta.

Io ho sempre avuto il sospetto che tali questioni costituiscano le vere domande esistenziali a cui ognuno e' destinato a rispondere se vuole davvero conoscere l'essenza di se stesso.

che domande porreste voi? Altri discorsi su Dio? Politica, economia? Liberalismo contro economia controllata? Libero arbitrio o statistica? No... nulla di cosi' astratto e poco definito. Nulla di cosi' inutile. Parliamo di verita'! Parliamo di realta'. Parliamo di domande sulle cui risposte potremmo decidere della nostra vita.

Una di queste domande riguarda indubbiamente l'apprezzare o meno Spaceballs. A me fa impazzire! Penso che in assoluto non esista altro film che sappia farmi ridere di piu'. E' il film che mi ha fatto pensare che Mel Brooks sia in fondo la mia anima gemella :D

Vi sembra una cosa poco indicativa? Ridere vi pare davvero una cosa poco seria? E saper ridere vi pare davvero qualcosa di inutile? :)

buona notte... la finisco ora con le stronzate... buona notte :)

PS: Quasi seriamente, un altra questione, a mio avviso, riguarda il signore degli anelli. e a parer mio riguarda il saper sognare. Ma di questo vi parlero' ancora, e meglio, ma non dopo l'una di notte...

Monday, October 02, 2006

anomalie

sono passate da poco le undici ed io... si me ne vado a letto. Me ne vado proprio a dormire. E non scrivo nemmeno il pensierino della buona notte. Giusto dormire.

questi sono i vantaggi del calzino spaiato! :D

ah, la nostra merdaccia!

Finalmente ha trovato le parole!
chissa' quale profondo giudizio estetico
avra' maturato in tutti questi anni...
dica, dica!

Ugobaldo Maria Riccardelli [Fantozzi]



Ogni tanto ci sentiamo tutti un po' Fantozzi, vero? e questo e' il nostro momento di gloria...
Questo film e' un capolavoro di sociologia.

progetti?

come cambiano velocemente le cose. Solo un mese fa non mi sarei immaginata un weeek end come questo. E' stato piacevole, sono stata bene. Ma mi sembre di essere stata ricatapultata a 6 mesi fa. Fantascienza, giro in centro, starbucks, italiani, cinema e pollo in citta' vecchia.

Con Luisella parlavamo ieri sera delle prospettive di lavoro dopo il dottorato, e lei, che si fa mille progetti, yalla yalla fellow... yalla yalla hardware commissioning, consigli di esperti... blbabla... posto fisso ginevra yalla yalla... ed intanto io mi chiedevo perche' non sento assolutamente nessun genere di ansia legato al futuro.

Beh, la mia vita ultimamente e' abituata a essere rivoltata come un calzino uscito dall'asciugatrice. Peggio, come un vecchio calzino spaiato che non si e' nemmeno lavato bene. Le abitudini cambiano, le passioni passano, le cosi' dette sicurezze... beh crollano. E' banale lo so! ma e' proprio cosi'. Se penso a chi ero e a quello che pensavo tre anni fa... eh, ai tempi lavoravo in Pirelli, non avevo mai ballato la salsa, andavo a bere il caffe' con Franci in pausa pranzo, dopo aver mangiato un cannolo alla ricotta di Mellina... e mio nipote ancora non parlava. Non andavo mai in montagna, la sera tornavo a casa in punta di piedi per non disturbare i miei genitori, emanuele era solo uno dei tanti amici di franci, e non frequentavo praticamente nessuno dei miei amici attuali.

Sono ancora la stessa persona? Non lo so. Eppure invecchiare non e' male. E perdendo la giovinezza, si capiscono e si imparano tante cose, che... mi stupisco di dirlo, ma non farei il cambio. Anzi.

Ed allora, che senso ha per me preoccuparsi di cosa faro' fra tre anni? Che senso ha, quando non si hanno sogni da inseguire? Io non sto costruendo niente per il futuro, perche' non ho nulla di cosi' importante, cosi' importante da... da dedicare risorse, energia, fatica mentale. Fare progetti, mettere limiti alle proprie possibilita'? Al momento mi pare semplicemente assurdo. Non in assoluto, ma per me, nella mia situazione. E non lo dico in modo tragico: anzi, sono in un momento in cui mille strade si aprono davanti a me. In cui ancora tutto puo' succedere, e non mi sono richiusa in nessuno schema, in nessuna esigenza, ed in nessun legame. Mi limito a cercare di vivere bene il presente, e poi fra tre anni... non riesco nemmeno a immaginarmi chi saro', cosa mi sara' capitato, cosa vorro' dalla vita.

E intanto aspetto. Vediamo un po' che succede.

Sunday, October 01, 2006

tempo di merda? tempo di pulizie :)

Cenerella, Cenerella,
sempre in moto Cenerella
su in soffita, giù in cantina,
disfa i letti, vai in cucina,
lava i piatti il fuoco accendi,
poi lava stira e stendi,
comandan sempre loro
e ripeton tutti in coro...


Al lavoro, al lavoro!!!
Cenerella...

topini [Cenerentola]

spazio 1999


eccezionale!

cosa non si ottiene per 2.50 franchi alla biblioteca di Ginevra :)