Saturday, January 06, 2007

quanti anni hai?

udine, 3 gennaio, ore 00:29
pensavo che la peggiore fosse stata quando, a ventiquattro anni, mi hanno chiesto la carta d'identita' per un film vietato ai minori di quattordici. O forse l'anno scorso, 29 anni, quando in america mi hanno chiesto un documento per darmi una birra. Ma questa sera le supera tutte.

Ristorante in centro, molto elegante, mi presento insieme ai miei genitori e a due loro amici. D'accordo, io ero un po' informale: giacchetta sportiva e cappellino peruviano, forse i miei 30 anni non li esibivo appieno, ma tant'e'... mio padre ordina il vino e il cameriere porta quattro bicchieri. Ho pensato "forse non riusciva a portarne cinque in mano, ora portera' il mio". Fa fare la degustazione ad Ibraim, poi serve il vino agli altri. Ho pensato "una svista, si e' dimenticato". Ricontrollo una seconda volta con lo sguardo di non essermi sbagliata, poi guardo dubbiosa il cameriere, che, accortosi del mio gesto, alza gli occhi dal menu e mi dice: "io alla signorina non ho servito il vino..." con un sorriso a punto di domanda rivolto per meta' a me e per meta' a mio padre. "Beh, a dire il vero io lo gradirei..." replico. Accidenti se lo gradirei! tra l'altro era un ottimo refoscolo... E mio padre, con il suo solito tono di voce discreto, se la ride e mi urla: "ti ha dato 15 anni, mica ha capito che ne hai il doppio!!! trenta anni, altro che quindici!!!!". Ha fatto partecipe di questo piacevole intermezzo tutta quella bella sala elegante.

Ma forse non hanno tutti i torti, il cameriere, mio padre, Rossella (l'amica dei miei) che credeva che mio padre scherzasse, ed e' rimasta convinta per altre tre ore che ne avessi venti... forse non hanno torto. Perche' io sono arrossita, come un'adolescente. E allora, visto che si e' parlato di eta' per quasi tutta la sera, vi vorrei riproporre una frase detta da Rossella.. e no, non mi riferisco a "domani e' un altro giorno"... lei saggiamente diceva che "l'eta' e' uno stato mentale". Ed e' vero, e' vero per mia zia novantaquattrenne, che non definiresti mai una vecchietta. A meno che come stereotipo di vecchietta voi non abbiate in mente una bella signora di classe che legge ogni sera libri in inglese e in francese, ascolta la musica, e' informata sul mondo circostante, mi chiede di spiegarle come funziona LHC e la cui conversazione e' sicuramente piu' brillante e interessante della mia. Tranne quando si fa prendere dall'ansia (amica di famiglia, come dicevo ieri) e allora ha momenti di confusione che la fanno invecchiare di 20 anni.

E' vero per gli anziani, ma non solo. Bene ed io, mentalmente, o forse dovrei dire realmente, quanti anni ho?

Per alcune cose sono proprio una bambina timida, tanto da fare scena muta con persone piu' grandi di me, o di arrossire per l'errrore di un cameriere. Ho l'insicurezza di un'adolescente interrogata in latino su una versione nemmeno guardata. 14 anni?
Invece per altre cose ho la rigidita' e l'intransigenza delle vecchie zitelle. Ho i miei modi di fare le cose, le mie povere sicurezze alle quali mi agrappo... la parte tradizionalista di me. Evviva il burro, abbasso l'olio. 75 anni?

Quanti anni ho? non lo so, ma, sebbene suoni retorica, la verita' e' che... ho una gran volgia di crescere. E' la verita'.

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