una lunga mail

rileggevo il mio stesso blog: immagino che la cosa possa apparire... nel migliore dei casi bizzarra, altrimenti patetica... il ripiegarsi dei pensieri su se stessi ha il gusto insipido dell'autocelebrazione.

E poi ho capito una cosa. Ho capito cos'e' stato questo blog per me.

Sono specializzata in ossessioni: da star trek ai miei programmini java, dal signore degli anelli alla preparazione perfetta degli gnocchi, non conosco sinceramente nessuno che, come me, sia in grado di dedicarsi con tanta cieca dedizione a cose totalmente inutili. E ci sono cose che amo leggere, e rileggerei all'infinito. Erano le mail scambiate con Francesco che rileggevo ossessivamente quando stavo con lui. Era a lui che scrivevo, era per lui che mi sforzavo di essere migliore. Era lui il motore infinito di questo mio inutile moto perpetuo. Poi la nostra storia e' finita, e non avevo nessuno a cui scrivere i miei pensieri e le mie riflessioni. Ed e' apparso il blog...

...che ora rileggo ossessivamente. Cosa cerco nelle mie stesse parole? quale fil rouge tento di intravedere nella confusione di un milione di post confusionari?

Forse stanotte l'ho trovato.

E allora, talvolta, mi chiedo se questo blog non sia stato altro che una lunghissima lettera d'amore dedicata a lui.