Saturday, April 16, 2011

il cassetto della cucina

E' impossibile tenere in ordine tutto. C'e' sempre qualcosa che avanza, qualcosa che proprio negli altri cassetti non centra nulla. Qualcosa che non rientra nell'ordine della cucina, che non rientra nelle caselle precostituite e nei razionali comparti svedesi. Eppure non riesci a buttarlo. Forse ti servira', lo cercherai, forse un giorno... chissa'. Forse un giorno ti ci ritroverai.

Mia mamma, a casa, in cucina, ha un cassetto cosi', lo ha sempre avuto. Un cassetto disordinato di cose che non hanno un ordine, forse nemmeno un senso. Un cassetto furbo, di espedienti dettati dall'esperienza, di ricordi che non hai voglia di buttare, di accendini scarichi, elastici aggrovigliati che tenevano il prezzemolo e matite spuntate. C'e' un blocchetto che quando ti serve non trovi mai, tappi di bottiglia, e quel uniposca dorato con cui si scrivono gli auguri di Natale.

C'e' sempre un cassetto di ricordi meravigliosi, dolorosi e impolverati che proprio non puoi lasciare andare. C'e' sempre un cassetto per le domande irrisolte, quelle importanti e intili a cui lo sai, non saprai mai rispondere. C'e' sempre un angolino libero, in quel cassetto, per la tua malinconia.

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