Sunday, September 17, 2006

e allora facciamoci del male...

Vorrei conoscer l' odore del tuo paese,
camminare di casa nel tuo giardino,
respirare nell' aria sale e maggese,
gli aromi della tua salvia e del rosmarino.


Vorrei con te da solo sempre viaggiare,
scoprire quello che intorno c'è da scoprire
per raccontarti e poi farmi raccontare
il senso d' un rabbuiarsi e del tuo gioire;
vorrei tornare nei posti dove son stato,
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso
e per farmi da te spiegare cos'è cambiato
e quale sapore nuovo abbia l' universo.

Francesco Guccini [Vorrei]

Forse non dovrei ascoltare proprio Guccini. Ma mi stupisco sempre... e' incredibile come qualcunaltro possa usare parole migliori delle tue per esprimere quello che tu senti. Come se potesse entrare nel tuo cervello... o nel cuore, chissa'. Come se per un caso incredibile si fosse trovato esattamente nella tua situazione, ma fosse piu' bravo a raccontarlo.

Quando mi ritrovo in altre persone, un po' mi consolo. Mi sento meno sola. Un po', tuttavia... mi sento poco originale. Scontata. Mi sento prevedibile e inevitabile come una macchina, un miscuglio di anonimi impulsi elettrici e ormoni. E mi chiedo quanto spazio la chimica dell'essere umano lasci davvero al libero arbitrio.

uhm. meglio se mi rimetto ad ascoltare "build me up, buttercup". No, direttamente Elio. Si, Elio.

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