Sunday, September 17, 2006

pausa

non finiro' mai il report per domani. E non per mancanza di tempo, ma perche' sinceramente non me ne frega assolutamente nulla. Ho fatto una piccola pausa, una sigaretta fumata alla finestra, e invece di stare a pensare a come confrontare le misure di magnetizzazione dei fili rettangolari con il mio modellino, pensavo... beh pensavo agli odori. A come ogni luogo ha un suo odore ben definito.

Ginevra sotto la pioggia ha un suo odore, Milano un altro. Il CERN ha un suo odore, il mio ufficio... il mio ufficio ha l'odore dolce e irritante delle cicche di sigarette. San Grato profuma di antico, di umide cataste di legno, di pietre ricoperte di muschio. Di bauli pieni di ricordi dimenticati. Casa mia ha l'odore delle piante aromatiche, e la sardegna... beh la sardegna e' semplicemente ricca di un profuno caldo ed intenso di erbe selvatiche, fiori, mare, olivi che oziano al sole, terra secca. Un'atmosfera che ti avvolge e ti penetra non appena esci dalla scaletta, e smetti di repirare l'anonima area purificata del sistema di condizionamento dell'aereo. Non c'e' nulla come l'odore che stimoli i ricordi, e non c'e' nulla come riconoscere l'odore di un luogo per farti sentire parte di quel luogo. Per farti sentire che c'e' un pezzettino di casa tua, un pezzettino di vita vissuta nel posto in cui ti trovi.

Si lo so, e' una considerazione banale. Quello che non e' banale e' l'esserne o meno coscienti in certi momenti. Quando torni in un luogo dopo tanto tempo, la cosa ti colpisce, ed e' scontato. Ma talvolta, senza nessuna ragione apparente, la percezione dell'odore si porta a livello conscio, ed allora... allora capisci di essere nel posto giusto. Nel posto corretto, nel momento corretto della tua vita.

Devo dire che forse e' un po' deprimente pensare che il posto giusto per me sia il mio ufficio al cern, la domenica sera alle 9... meglio cercare di sbrigarsi a finire il report.

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