Sunday, November 12, 2006

Casa

Eccomi tornata. A casa? o da casa? Non so bene dirlo. La cosa che piu' mi ha colpito di questi giorni e' come dormo bene nel mio lettino :). Mi sono addormentata sabato pomeriggio nella mia cameretta, e mi sono risvegliata verso le sei. Il buio... entrava gia' dalla finestra, e c'era un silenzio, che ormai, abituata al casino della stazione di Ginevra, definirei surreale. Niente macchine passare sotto casa, nessuna voce. Qualche ragazzo, in lontananza, che fa scoppiare qualche petardo. Ma il rumore non mi disturbava nemmeno come avrebbe fatto una volta, anzi mi pareva quasi di festa.

Mi sono alzata, mio padre guardava la tv, irrequieto come sempre. Penso che lo zapping l'abbia inventato lui, insieme alla desolata disperazione di mia mamma, che guarderebbe di tutto, davvero di tutto, a condizione che riesca a rimanere sllo schermo piu' di dieci minuti. Impossibile. "questo l'abbiamo gia' visto" "questo film ha 200 anni" "mi sembra una puttanata" non c'e' nulla da fare. E la tv alla fine si sintonizza sempre sul calcio....

A meta' tra l'annoiato e il divertito mi alzo dal divano, mi connetto a internet con quell'accrocchio che abbiamo a casa, leggo due mail (una delle quali mi soprende piacevolmente) e poi incomincio a prepararmi per la serata. Aperitivo piacevole, con Andrea. Dopocena piacevole, con Andrea (un altro)! Un incontro a sorpresa, indovinate con chi? Andrea. Si, un terzo :). Nome decisamente inflazionato. Con la moglie, che ho finalmente conosciuto. Un vero tuffo al cuore, ma una gioia infinita. Fine serata... il migliore possibile. Una tisana, a casa della giudi, chiaccherando del piu' e del meno, massimi sistemi sentimentali.

Domenica tranquilla, passeggiata in centro con la mamma, libreria, mercatino di via Bergamo, curiosando tra antichita' che un po' mi facevano sentire bambina, un po' mi facevano sentire vecchia. Dieci anni fa trovavo noiosissimi questi mercatini. Non piu'.

Poi ristorante cinese, dormito di nuovo, valigie, nipoti... ai quali ho pure dato uno sberlotto a testa, perche' continuavano a toccarmi le tette! Sono nel momento maniacale. E diglielo uno, due, e cento, mi sono proprio innervosita, incredibile come i bambini non ti stiano ad ascoltare! allora mi sono sfuggiti due sberlotti, lievi, lievissimi, davvero poco piu' di un buffetto sulla nuca. Oltre tutto, il primo l'ho dato d'istinto, il secondo per parita' tra i due bimbi, non volevo che Giacomo ci rimanesse piu' male. E' stato terribile farlo coscientemente, mentre Fede mi guardava con quegli enormi occhioni stupiti!

I bimbi ne sono rimasti pietrificati, io di solito non mi arrabbio mai con loro. E la cosa peggiore e' che io ho sentito un terribile senso di colpa. Non gli ho fatto nessun male, e' stato solo un segnale per far capire loro: "sono arrabbiata, adesso prendetemi sul serio". Ha funzionato. Gli ho cercato di spiegare subito perche' mi avevano fatto arrabbiare, e perche' a parer mio non si deve andare in giro a tastare le tette di tutti. Si lo so e' ridicolo!! Solo che mi sono resa conto che mi hanno dato retta solo perche' ho alzato le mani. E subito Giacomo mi ha detto "non dirlo alla mamma e al papa' ti prego". Ed io gli ho risposto che non gli avrei detto niente, ma di comportarsi bene. E dentro di me mi chiedevo chi, tra loro e me, si sentisse davvero piu' in colpa.

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