Friday, November 24, 2006

pensieri di esule.

Sono arrivati i miei genitori a Ginevra, sono reduce da una cena con loro.

Semplicemente, io mi dimentico. E' come se il mio cervello non fosse abbastanza capiente per contenere tutte le emozioni che i legami forti ti lasciano. Sembra che gli altri le abbiano sempre presenti, almeno di sottofondo, almeno quel senso di sicurezza e di calore che le radici ti danno. A me pare di no, non so perche' a volte riesco a sentirmi sola, come se fossi nata dal freddo degli spazi vuoti che ci sono fra le stelle, e non nell'affetto di una famiglia stupenda. Come se non avessi i ricordi dell'infanzia, come se non avessi una madre dolcissima e un padre che mi adora, quasi fossi la sua principessina. Come se non avessi la sorella migliore del mondo, che mi ama tanto da parlare di me come della persona piu' eccezionale sulla faccia della terra. Penso che i suoi amici mi odino. Una sorellona che farebbe qualsiasi cosa per me, a parte forse... accettare il mio disordine. ;) Come se non amassi quei piccoli mostriciattoli che sono i miei nipoti, che ogni volta che vedo.. beh mi stupisco per quanta tenerezza io provi nei loro confronti, per quanto amore questi esserini che in realta' conosco poco riescano a ispirarmi, con la loro complessa e buffa e limpida logica di bambini. A volte me ne dimentico. Come mi dimentico dell'affetto per la mia nonna che e' in ospizio, e che ormai non riconosco piu'. Come mi dimentico di quanto mi manchi il mondo che ho lasciato in italia. Come disperatamente tento di dimenticarmi di quanto stessi bene con Francesco. Non voglio e non posso esserne cosciente, perche' in fondo non riesco a gestire la malinconia, il terribile senso di perdita, che la lontananza da tutti i miei affetti mi provoca. Allora preferisco, preferisco dimenticarmene. Preferisco non ricordarmi degli amori lontani.

Come se non fossi mai stata tanto fortunata.

Solo che rendermene conto mi fa sentire un'ingrata.

Il problema e' che vengo sopraffatta dalle emozioni, quando permetto loro di venire a galla. Allora preferisco dimenticarmene. Perche' altrimenti passerei il mio tempo a piangere, e non avrei risorse per costruire altri affetti, altri amori, altre emozioni piu' vivibili quotidianamente. E ne ho bisogno, io non respiro senza amore.

E' per questo che mi innamoro, per respirare. E' per questo che si ama, per vivere. O forse e' il contrario?

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