Saturday, January 06, 2007

Falling into the blue

udine, 2 gennaio 2007, ore 16:00
Mia zia abita al quarto piano, e a Udine vuol dire qualcosa. Sovrasti quasi tutti i tetti intorno, sbirci nel mondo degli spazzacamini. Vedi l'arco alpino che ti circonda, e conti le punte dei pini che svettano oltre l'altezza media delle case. Il verde degli alberi stona sempre nelle citta'. Piacevolmente.

Ma soprattutto, il cielo e' piu' grande, quando sei in alto.

Questo pomeriggio non sono andata all'ospedale, me ne son rimasta a casa di mia zia, devo studiare. Ho messo su la pastorale di mozart, letto la derivazione delle equazioni di Hills e... beh lo confesso, ho guardato fuori dalla finestra.

Lentamente, osservo il mondo sotto di me...
strade, tetti, antenne, camini
...poi lo sguardo si alza piano...
campanili, alberi, cupole
...si allarga, respira sempre piu' profondamente...
le cime scure dei monti, il candore della neve
... come per prepararsi, gradatamente, all'immensita'.
Il cielo.

Ma la mente umana non e' mai preparata all'idea di infinito. Almeno non la mia.

Sto cadendo nel blu?

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