Wednesday, July 23, 2008

Input

Tudo o que quer me dar / Everything you want to give me
É demais / It´s too much
É pesado / It’s heavy
Não há paz / There is no peace
Tudo o que quer de mim / All you want from me
Irreais/ Isn’t real
Expectativas / Expectations
Desleais




Ero al concerto di Ben Harper ieri sera, ascoltavo. A un certo punto mi sono dovuta tappare le orecchie, qualcosa mi ha fatto male. Non era la musica troppo forte, le grida della gente, la confusione. Erano le parole. Erano troppo belle, e la bellezza a volte e' prepotenza. Erano le parole. Erano i troppi pensieri, i troppi input, le troppe riflessioni che nascevano dalla musica, dalla voce di Ben Harper, dalla sua convinzione quasi religiosa, dalla bellezza di chi ama quello che fa.

Dalla sua passione e dalla mia solitudine.

In mezzo a una folla si e' soli davvero: in mezzo a una marea di gente gli individui cessano di avere importanza. Non si guarda un concerto con qualcuno, si e' sempre da soli: si ascolta da soli, si balla da soli. Da soli si affrontano le emozioni. Per fortuna. Non indossi nessuna maschera per sentire la musica. Non indossi nemmeno nessuna protezione.

Parole e musica mi hanno colpito,improvvisamente, per un solo istante mi hanno fatto male, un male fisico lo giuro. Come delle unghie strofinate su una lavagna, degli spilli infilati nel cervello.

Le orecchie si possono tappare, i pensieri no.



That’s it
There is no way
It over, Good luck

I have nothing left to say
It’s only words
And what I feel
Won’t change

Boa Sorte / Good Luck [Vanessa da Mata, Ben Harper ]

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