Tuesday, August 28, 2007

Contatto

Accidenti, a volte perdo il contatto con la realta'. Semplicemente non riesco piu' a capire cosa sta succedendo, a interpretare il comportamento delle persone, a decodificare i codici sociali.



Forse, semplicemente, dovrei interpretare meno e accettare di piu'. Ma e' uno smacco, in fondo, non risolvere il rebus, non trovare quella soluzione limpida che ti fa sentire tanto soddisfatta. E' cosi' bello trovare la funzione che descrive tutte le interazioni, che fa apparire banali i problemi piu' complessi. E' cosi' bello scoprire il trucco che i meccanismi nascondono, e' cosi' bello ridurre ai minimi termini.

Ma non sempre funziona. Forse sono troppo coinvolta, o forse non esiste la spiegazione che cerco. Forse non c'e' una soluzione al rebus. Nessun trucco, ma una realta' banale e inspiegabile. Il risultato e' che quella ridotta ai minimi termini sono io, a furia di cercare il trucco... mi sono incasinata da sola.

E allora? Mi sdraio per terra, sul pavimento. Sento il legno sotto le mie braccia. Fisso il soffitto, prima o poi ne scenderanno stalattiti, come cantava battisti. Penso a una pianta che cresce lentamente, e a quanto sono belli i suoi frutti dorati. Penso che questa volta un seme l'avrei dovuto proprio piantare. Penso alla pianta che non crescera', a una rosa che non e' mai sbocciata. Sento il profumo della mia gardenia, che mi regala un candido fiore nuovo ogni sera. Ascolto il rumore della vita che scorre, nelle mie vene come nelle strade di questo paese.

E mi chiedo se mai il mio mandarino ricomincera' a dare frutti.

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